Dopo aver recuperato anche le ultime visioni arretrate e avendo ormai un quadro piuttosto completo e attendibile del 2019 cinematografico, ecco qui puntuale la mia personale top ten dei film che più ho amato tra quelli usciti durante l’anno appena trascorso. Per la prima volta, pubblico la mia classifica sulle colonne digitali della nostra nuova avventura editoriale, Il Crivello, con la speranza di offrire ai lettori cinefili qualche utile spunto di riflessione, partendo sempre da un’indispensabile premessa: questa top ten, come tutte le altre graduatorie dei Best of… di fine anno che in queste settimane stanno spuntando ovunque come funghi, è soltanto un divertente giochino cinéphile.
Per la mia classifica, ho considerato soltanto i film ufficialmente distribuiti in Italia nel corso dell’anno solare, sia in sala che attraverso canali ‘alternativi’ come le piattaforme alla Netflix o Amazon. Per questo motivo, per fare alcuni esempi, il Clint Eastwood presente in top ten è quello de Il corriere – The Mule (uscito in Italia a inizio 2019) e non quello del nuovo Richard Jewell (già distribuito negli Stati Uniti ma in procinto di uscire in Italia nelle prossime settimane). Per lo stesso motivo, mancano ottimi titoli ancora inediti in Italia come, per esempio, l’horror The Lighthouse di Robert Eggers.
Assieme alla top ten 2019, ho pensato di lanciarmi anch’io – come molti miei colleghi critici in queste settimane – nella disperata impresa di condensare il decennio 2010-2019 in una decina di titoli importanti, rappresentativi e da me molto amati (e, in questo caso, la componente ludica è ancora più estrema…). Ho selezionato prima una rosa ampia di una cinquantina di film e poi, procedendo per scremature progressive, sono arrivato ai dieci indicati più sotto, considerando oltre al mio gusto personale e alle loro intrinseche qualità cinematografiche anche l’importanza dei vari film lungo la traiettoria evolutiva decennale della settima arte.
Dunque, dopo queste doverose premesse, ecco qui di seguito le personalissime classifiche dei “miei” film del 2019 e del periodo 2010-2019.

Top Ten 2019:
- L’ufficiale e la spia (Roman Polanski): parlare dell’affare Dreyfus di fine Ottocento per raccontare il presente, con tutti mezzi del grande cinema;
- C’era una volta a… Hollywood (Quentin Tarantino): il film più romantico di un innamorato vero, convinto che la magia del cinema possa vincere su tutto, anche sulla morte;
- Dolor y gloria (Pedro Almodovar): lo scorrere del tempo, il rimpianto per il passato, la forza salvifica del cinema, l’amore per la vita;
- The Irishman (Martin Scorsese): il dolente testamento filmico della New Hollywood a confronto con la liquidità delle nuove tecnologie digitali;
- Parasite (Bong Joon-ho): quando le derive del Capitalismo mangiano l’anima e producono mostri (prima parte);
- Il corriere – The Mule (Clint Eastwood): il più classico e lucido tra i grandi autori hollywoodiani, ancora in forma smagliante nonostante i quasi 90 anni;
- Joker (Todd Phillips): quando le derive del Capitalismo mangiano l’anima e producono mostri (seconda parte);
- Star Wars – Episodio IX: L’ascesa di Skywalker (J. J. Abrams): l’unica possibile conclusione dell’ultradecennale saga fantasy-fantascientifica della famiglia Skywalker, all’insegna del connubio tra fiaba pura e visionarietà estrema;
- Il traditore (Marco Bellocchio): il miglior film italiano dell’anno, solido e civile, con occhio attento ai ritmi della nuova serialità ma senza rinunciare a un’idea di cinema personale e coerente;
- Avengers: Endgame (Anthony e Joe Russo): l’apoteosi del film come ‘parco dei divertimenti’ e l’emblema della via disneyana al blockbuster contemporaneo nell’epoca della nuova serialità e del transmedia storytelling.

Top Ten 2010-2019:
- Mad Max: Fury Road (George Miller, 2015);
- The Other Side of the Wind (Orson Welles, 2018);
- Holy Motors (Leos Carax, 2012);
- Hugo Cabret (Martin Scorsese, 2011);
- A proposito di Davis (Joel ed Ethan Coen, 2013);
- Django Unchained (Quentin Tarantino, 2012);
- La La Land (Damien Chazelle, 2016);
- Il filo nascosto (Paul Thomas Anderson, 2017);
- American Sniper (Clint Eastwood, 2014);
- Zero Dark Thirty (Kathryn Bigelow, 2012).
Menzione speciale per un film inedito in Italia: Behemoth (Zhao Liang, 2015), straordinario documentario capace di distinguersi per urgenza narrativa, coerenza etica e potenza visiva dedicato agli inferni nascosti che sono alla base dell’inarrestabile sviluppo economico della Cina contemporanea.
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