Dal 1991 al 2019 sono 109 i Comuni sciolti per infiltrazioni della camorra in Campania. La nostra regione è superata in classifica solo dalla Calabria, con 119 enti locali che hanno terminato prima della scadenza naturale il loro mandato. Al terzo posto la Sicilia, con la caduta anticipata di 82 amministrazioni comunali gestite dalle organizzazioni mafiose.
L’anno appena concluso ha segnato un record: dal 1991, in Italia, per la settima volta è stata superata la soglia dei 20 scioglimenti anticipati di enti locali, ma considerando anche le proroghe di precedenti provvedimenti (26) si ottiene la cifra più rilevante degli ultimi 29 anni.
In totale nel 2019 sono stati 21 i provvedimenti dello Stato e 2 hanno riguardato la Campania: Orta di Atella, in provincia di Caserta e Arzano, in provincia di Napoli. Due Comuni che non sono nuovi ad episodi del genere: per Arzano si tratta del terzo scioglimento dopo quelli del 2008 e del 2015. Nel 2008 era stato già sciolto anche quello di Orta di Atella.
I dati forniti dal sito “Avviso Pubblico” non lasciano dubbi. Nel portale c’è un’apposita sezione dedicata all’argomento, con mappe interattive, grafici, tabelle e statistiche. Ancora un anno di mafie quello finito alle nostre spalle, nonostante i numerosi colpi inferti alle organizzazioni criminali da parte delle forze dell’ordine. Gli scioglimenti anticipati dei Comuni, da Nord a Sud, confermano la contaminazione tra le amministrazioni comunali e le mafie.
“Avviso Pubblico” nel rapporto “Amministratori sotto tiro” ha evidenziato come in Italia ogni 15 ore un politico locale riceve una minaccia o è vittima di intimidazioni e attentati. Una media di 11 pressioni a settimana, con 84 province coinvolte e 309 Comuni sotto assedio, anche della regione della Valle d’Aosta, fino all’anno scorso mai colpita dalle mafie. Gli atti violenti contro gli amministratori sono stati in totale 574.
Il Ministero dell’Interno, negli ultimi dati resi pubblici, ha sottolineato come in Italia operino 700 gruppi criminali, tra mafia, ‘ndrangheta e camorra. 200 clan sono attivi solo in Campania, dalla città di Napoli fino alla provincia di Benevento. Qui le organizzazioni a delinquere sono storicamente orizzontali, prive di una cupola. Nelle mani di baby gang – se ancora si possono considerarle tali – ci sono circa 150 diversi clan camorristici, a Napoli e provincia, precisamente una ottantina di gruppi in città e una settantina invece nella estesa provincia.