Un attore molto amato come Salvatore Esposito, il popolarissimo Genny Savastano di Gomorra – La serie, ormai una star internazionale che, non a caso, invia il suo videomessaggio dagli Stati Uniti, dove è impegnato per lavoro; un maestro del cinema e del teatro come Mario Martone, che aderisce con convinzione inviandoci questa foto esclusiva scattata ovviamente mentre è in casa; ma anche un beniamino del pubblico nazionale come il Patrizio Rispo di Un posto al sole; un’attrice di notevole sensibilità umana e interpretativa come Teresa Saponangelo; la cantante e attrice tunisina, ma napoletana d’adozione, M’Barka Ben Taleb; e, ancora, gli attori Gianluca Di Gennaro (protagonista di fiction importanti come L’oro di Scampia e film come Capri-Revolution di Martone), Ernesto Mahieux, Gianni Ferreri, Mario Porfito, Antonio Grosso, Arduino Speranza e Antonio Tallura; documentaristi molto apprezzati come Gianfranco Pannone e Romano Montesarchio; un “regista di poesia” come Sandro Dionisio; un musicista da sempre impegnato nel sociale come Maurizio Capone (Capone & BungtBangt); il produttore e regista Gaetano Di Vaio, conosciuto anche come ‘O baroncino nella prima stagione di Gomorra – La serie; il noto sociologo e scrittore Sergio Brancato; giornalisti affermati come Michele Cucuzza, Antonio Fiore e Antonio Tricomi; il critico teatrale e presidente dell’Accademia di Belle arti di Napoli, Giulio Baffi: sono questi i volti noti dello spettacolo, della cultura e della comunicazione che, finora, hanno aderito alla campagna di sensibilizzazione promossa dal nostro giornale, con l’obiettivo di far comprendere alla nostra platea di riferimento – di giorno in giorno sempre più ampia – che la battaglia contro il Coronavirus va combattuta in modo razionale, con attenzione e serietà, senza lasciarsi andare a inutili isterie e psicosi (come quella, imbarazzante e pericolosa, di qualche notte fa intorno ai supermercati aperti ventiquattro ore su ventiquattro) e, soprattutto, rispettando le regole sempre più stringenti ma purtroppo necessarie annunciate l’altra sera in televisione, a reti unificate, dal premier Giuseppe Conte e contenute nel decreto entrato in vigore la mattina dopo, in modo da provare a limitare e, ci si augura, bloccare il contagio nel più breve tempo possibile, senza mandare in pericolose situazioni di sofferenza il sistema sanitario nazionale.
Il Crivello, dunque, ha chiesto ad attori, registi, scrittori, giornalisti, artisti, donne e uomini di comunicazione, volti noti della tv, del cinema, del teatro di rivolgersi, con la nostra campagna, direttamente alle persone con un breve videomessaggio, per indicare loro i comportamenti più corretti da tenere in queste ore complicate, primo tra tutti quelli di restare a casa e limitare al massimo i contatti sociali. Da qui, è nato l’hashtag #stammeceacasa e la successiva campagna, che utilizza volutamente il dialetto napoletano in ossequio al bacino territoriale di riferimento del nostro giornale, che è innanzitutto la Campania pur tenendo vivo fin dall’inizio un approccio da testata nazionale. “Stammece ‘a casa”, infatti, in italiano corrisponde all’invito “Restiamo a casa”. Un invito, spiegano di volta in volta nei loro videomessaggi i vari testimonial coinvolti, che non deve essere preso come un’imposizione, ma – perché no! – come un’occasione per riscoprire modalità di vita più slow e più umane, dedicando magari più tempo a se stessi e ai propri cari, leggendo un libro in più, guardando qualche buon film o ascoltando più musica, giocando per qualche ora in più del solito con i propri figli, recuperando gli episodi arretrati della propria serie tv preferita e così via. Con la consapevolezza, naturalmente, che soltanto attraverso questo tipo di comportamenti la diffusione del virus può essere bloccata e la vita di tutti noi tornare presto alla normalità. Magari, con ciascuno di noi persino arricchito da questo periodo così particolare e, si spera, unico.