La società attuale è alla continua ricerca di prodotti che migliorino l’aspetto e favoriscano il benessere fisico. L’approccio al mondo dell’estetica e l’impiego di cosmetici è in costante crescita, ma non tutti hanno le competenze o conoscenze adeguate per distinguere un prodotto qualitativamente buono da uno contenente sostanze possibilmente dannose. Recenti statistiche mostrano un esponenziale aumento d’acquisto di cosmetici in Pakistan e il dato preoccupante è che tale aumento parallelamente si riscontra anche nell’ambito di malattie della pelle e cancro. Qual è il nesso fra cosmetici e patologie? Andando a leggere l’Inci dei prodotti in questione è possibile notare la presenza di sostanze quali piombo, rame, mercurio e altri elementi dannosi e cancerogeni.
Gli studi incentrati sulla sicurezza e le norme di produzione e accettazione nella messa in commercio variano da Paese a Paese, in alcuni più stringenti e in altri meno. Cosmetici a basso costo o di importazione da Paesi in cui diversa è l’attenzione verso il consumatore possono essere fonte di problematiche quali: dermatiti da contatto, reazioni fotoallergiche o fototossiche, orticaria, iperpigmentazione cutanea o ipopigmentazione. Questi appena citati sono gli effetti avversi “più blandi”, localizzati e risolvibili in tempi medio-brevi, diverso è il discorso nel caso di reazioni sistemiche (che interessano l’intero organismo) come intossicazioni, danni a fegato e reni, deficit respiratori o effetti cancerogeni. Quando si parla di cosmetici non bisogna limitarsi a pensare a creme o trucchi, ma anche agli smalti o a prodotti per le unghie.

Molti di questi proprio in Pakistan contengono sostanze chimiche tossiche, come formaldeide, toluene e dibutilftalato. La formaldeide è cancerogena, provoca irritazioni a pelle, occhi, naso e gola. Il toluene, assorbito attraverso il letto ungueale, provoca vertigini, mal di testa e affaticamento. Alcuni smalti contengono persino colori che possono ridurre la saturazione dell’ossigeno nel sangue dando disturbi respiratori, ipotermia e altre disfunzioni. I rossetti sono forse tra i più pericolosi. Si sa che parte dei prodotti per le labbra vengono facilmente ingeriti dalle donne, per cui un prodotto contenente componenti nocivi, quali metalli pesanti, impiegato anche con frequenza rappresenta una minaccia per la salute. Come se non bastasse, tra gli ingredienti dannosi dei cosmetici vi sono i parabeni, impiegati per preservare la qualità e la durata dei cosmetici, che non solo influiscono sulla salute dei consumatori, ma sono anche un problema per l’ambiente.
Tramite analisi delle acque sono stati riscontrati elevati livelli di parabeni o mercurio che tramite i pesci possono entrare anche nella catena alimentare e ledere nuovamente il consumatore. Dunque, è bene giungere alla consapevolezza che i prodotti di consumo devono avere etichette a norma che indichino chiaramente la quantità di sostanze chimiche aggiunte. I controlli verso l’importazione ed esportazione di cosmetici non a norma dovrebbero intensificarsi. I rischi d’impiego dovrebbero essere resi noti e comprensibili a tutti coloro che si apprestano all’acquisto e al consumo. Saper leggere l’Inci dei prodotti è indispensabile.
Segui già la pagina Facebook Il Crivello.it?
Commenti riguardo questo post