La terza ondata dell’epidemia da Covid-19 si sta diffondendo rapidamente in tutto il mondo, anche aggravata dalle temibili varianti scoperte in vari Paesi, che si sono rivelate estremamente più aggressive e pericolose del ceppo virale originario del Sars-Cov-2. Le notizie più allarmanti sulla pandemia arrivano però dagli Stati Uniti dove si è registrato, negli ultimi giorni, un forte incremento dei contagi, così come riportato dalla Cnn. Secondo i dati pubblicati dalla John Hopkins University solamente nella giornata di ieri sono stati registrati 152.478 nuovi casi di Coronavirus e ben 3.943 decessi provocati dall’infezione respiratoria. Numeri che hanno allarmato non poco il neo presidente statunitense Joe Biden il quale si è mostrato estremamente preoccupato di fronte ai numeri e alle conseguenze sociali ed economiche della pandemia. Nel frattempo, procede in una corsa contro il tempo la campagna di vaccinazione negli Stati Uniti, diventata prioritaria per il nuovo esecutivo: 24.652.634 dosi di vaccino sono state somministrate fino a ora, mentre sono state distribuite almeno 47.230.950 dosi.
Il Regno Unito si trova invece a fronteggiare in questi giorni le pesanti ripercussioni sanitarie e sociali della cosiddetta “variante inglese”, che ha messo in allerta il governo. Il primo ministro britannico Boris Johnson, nel corso della consueta conferenza stampa tenutasi nella serata di ieri a Downing Street, ha fatto il punto sulla situazione epidemiologica nel Paese. Il premier ha inoltre ribadito che sebbene l’esecutivo stia lavorando per la riapertura in piena sicurezza delle scuole, tale provvedimento potrebbe slittare anche nel mese di marzo, quando verranno alleggerite le restrizioni alla mobilità e le misure di lockdown adottate per contrastare la terza ondata del virus. In questi giorni, in Inghilterra, è in corso anche un’aspra polemica contro l’Unione Europea: la stampa inglese ha infatti attaccato pesantemente Bruxelles, accusandola di volersi impossessare delle dosi di vaccino destinate al Regno Unito. Accusa che ha scatenanto le ire dell’opinione pubblica la quale si è resa protagonista di una forte ondata di indignazione anti europeista.

La terza ondata non sta risparmiando nemmeno l’Europa orientale, che nel mese di gennaio ha dovuto fare i conti sia con il Covid-19 sia con la forte ondata di freddo. In Russia, nelle ultime 24 ore, sono stati registrati 19.138 casi positivi e 575 persone sono morte a causa delle conseguenze della malattia infettiva. L’allarme sull’incremento dei contagi è stato lanciato dal centro operativo nazionale anti Coronavirus. Le città più colpite dall’infezione respiratoria sono Mosca e San Pietroburgo. Contagi in aumento anche in Ucraina, dove nelle ultime 24 ore sono stati accertati 5.529 nuovi casi positivi mentre i decessi sono 149. Nell’ex Paese sovietico, dall’inizio della pandemia, sono stati registrati oltre un milione di contagi e sono decedute 22.351 persone.
Nel resto del mondo resta alto il numero dei contagi in America Latina, la quale è stata colpita dalla “variante brasiliana”. Ed è proprio il Brasile a registrare il record dei positivi: secondo il bollettino giornaliero reso noto dal ministero della Salute brasiliano sono 63.520 i contagi rilevati nelle ultime 24 ore, mentre i morti sono almeno 1.283. Le vittime, dall’inizio della pandemia, sono salite a quota 220.312 mentre sono state vaccinate per adesso oltre un milione di persone. La situazione resta estremamente critica nelle periferie della grandi città come Rio e Brasilia, ma anche nelle aree interne del Paese carioca, soprattutto a Manaus, in Amazzonia, dove la nuova variante sta colpendo maggiormente le popolazioni indigene, le quali non hanno accesso alle cure sanitarie.
A fare invece conti con la “variante sudafricana” del virus, che ha rivelato una maggiore immunoresistenza, è lo stesso Sudafrica, che resta il Paese africano più colpito dal Covid-19. Dall’inizio della pandemia, infatti, sono stati segnalati 1,4 milioni di casi positivi e circa 41mila morti. Secondo quanto dichiarato dal governo sudafricano, a partire da lunedì prossimo, sarà reso disponibile il primo milione di dosi del vaccino, dopo un accordo stipulato con l’industria farmaceutica AstraZeneca, mentre le trattative con la Pfizer sono tuttora in corso.
Segui già la pagina Facebook Il Crivello.it?
Commenti riguardo questo post