Si attende l’ufficialità, ma ormai è una certezza: il Consiglio dei ministri ha scelto di posticipare di altri dieci giorni lo stop imposto alle discoteche e sale da ballo. Un ulteriore posticipo, probabilmente a scopo precauzionale, per prendere tempo e osservare ancora l’andamento della curva dei contagi da variante Omicron. Dunque, potranno riaprire il 10 febbraio. Gli operatori però, per bocca del loro presidente Maurizio Pasca, lanciano l’allarme: «Perso già il 30% delle attività. Siamo al collasso». Quella della riapertura delle discoteche sembra essere una data di ‘compromesso’ fra l’orientamento di chi, come il ministro Speranza, non ritiene sia ancora il momento del via libera ai balli al chiuso e chi, raccogliendo l’appello dei gestori, invece si basa sul calo in atto della curva epidemiologica e vorrebbe riaprire subito.
Contestualmente alla discussione sulle discoteche, il Cdm aveva sul tavolo anche la proroga dell’obbligo dell’utilizzo di mascherine all’aperto, che scadeva oggi. Così come per le discoteche si è optato per un ulteriore posticipo di dieci giorni. Fino al 10 febbraio i Dpi andranno indossati ancora anche all’aperto.
Lo stesso Consiglio dei ministri dovrebbe varare mercoledì o giovedì un nuovo decreto che conterrà anche ulteriori chiarimenti su questioni al momento rimaste in sospeso. Si parla della durata del Green pass per chi ha ricevuto la terza dose e della gestione delle quarantene a scuola.