Nonostante le restrizioni volute fortemente dal sindaco Alfonso Golia per cercare di arginare il fenomeno, quello della movida violenta e senza regole ad Aversa resta sicuramente uno dei problemi più gravi e irrisolti della città normanna, con orde di giovani scalmanati che scorazzano di notte, soprattutto nei weekend, lungo le strade della città, commettendo efferatezze di ogni tipo e restando impuniti. L’ultimo grave accadimento si sarebbe verificato tra le serate di sabato e di domenica in via Seggio, meta prediletta dai giovani aversani e di quelli provenienti dai numerosissimi paesi dell’hinterland. A denunciare quanto accaduto è stata la proprietaria di un noto locale notturno la quale ha denunciato pubblicamente il tentativo, da parte di un gruppo di giovani, di molestare e violentare due giovani ragazze.
Secondo le testimonianze raccolte in merito a quanto successo, le due ragazze erano uscite come ogni sabato sera per potersi divertire in compagnia dei loro amici. Fin qui nulla di male. Mentre le due passeggiavano tranquillamente lungo via Seggio, un gruppo di giovani, probabilmente sotto l’effetto dei fumi dell’alcool o di sostanze psicotrope, avrebbe iniziato a rivolgere attenzioni di troppo nei confronti delle due ragazze, presto sfociate in squallidi e riprovevoli commenti sessisti. Le ragazze, dal canto loro, avevano cercato di ignorare questo deprecabile “teatrino” del catcalling, tuttavia, a un certo punto, alcuni di loro sarebbero passati dalle parole ai fatti, molestando fisicamente le giovani e cercando di allungare le mani addosso alle ragazze. Uno di loro avrebbe addirittura minacciato di violentarle qualora non si fossero piegate al suo volere, secondo quello che è lo schema classico della rape culture, meglio conosciuta come “cultura dello stupro”.
A quel punto le ragazze, impaurite e terrorizzate, ferite nel loro essere donne e violate nella loro intimità, sono riuscite a dimenarsi sottraendosi dalle viscide grinfie del “branco”. Le due amiche sono così scappate via di corsa tenendosi per mano e hanno trovato per fortuna rifugio all’interno di uno dei tanti locali che popolano le vie del centro storico di Aversa. Giunte nel locale le due vittime sono state soccorse dalla titolare mentre erano ancora traumatizzate per tutto quello che era loro capitato pochi minuti prima. Poi, una di loro, visibilmente scossa e tesa, ha trovato il coraggio di parlare, raccontando tra le lacrime le violenze di genere che lei e l’amica erano state costrette a subire. Tutta la vicenda è stata poi raccontata sui social dalla titolare del bar, sebbene non sarebbe ancora chiaro se sia stata sporta denuncia o meno. Sta di fatto che quanto accaduto sabato ad Aversa resta di una gravità inaudita e che ci obbliga tutti a fare una seria riflessione che dovrebbe spingerci a prendere provvedimenti prima che possa accadere qualcosa di ben più grave. Quando finirà questa interminabile spirale di violenza maschile sulle donne?