Massima attenzione del comando provinciale carabinieri di Napoli al contrasto del traffico illecito di armi. Il dato che emerge dal bilancio stilato nel primo trimestre del 2021 (1 gennaio – 14 marzo) è il seguente: 150 le armi sequestrate nel territorio partenopeo e nei comuni della provincia, 44 sono da sparo e 106 bianche, 1.729 le munizioni di vario calibro sottratte alla criminalità. Particolare attenzione è stata rivolta ai quartieri di Fuorigrotta e Ponticelli, recentemente teatro di agguati, con ferimenti e omicidi. Inoltre, una cospicua fetta delle armi bianche sequestrate è stata rinvenuta a Napoli. Pugnali, coltelli a serramanico e a farfalla spesso trovati nella disponibilità di giovanissimi sorpresi in strada. La scusa sempre la stessa: “É per difendermi”.
Il triste primato dei sequestri spetta alla zona di Castello di Cisterna, dove sono state requisite 16 armi e 752 munizioni, seguita da quella di Casoria, con 11 fra pistole, fucili e coltelli e 289 proiettili. Sempre più creativi i nascondigli utilizzati: dalle cabine elettriche, ai cassonetti della spazzatura, dalle auto abbandonate fino al seppellimento in aiuole o giardini pubblici. Tutte aree comuni e condominiali, preferite perché difficili da attribuire a una persona determinata. Su tutte le armi sequestrate i carabinieri effettueranno accertamenti balistici per verificare se siano state utilizzate in fatti di sangue. I risultati, infine, sono frutto dell’azione di controllo del territorio posta in essere ogni giorno dalle 100 stazioni carabinieri a Napoli e provincia.

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