Nel centro storico di Orta di Atella, ormai da troppo tempo abbandonato a se stesso e senza mai rientrare in alcun piano o progetto di riqualificazione urbana, si continuano a registrare crolli e smottamenti. Già la scorsa estate una grossa voragine interessò un’area privata situata in via Alcide De Gasperi provocando lo sfollamento di quattro nuclei familiari. Gli ultimi crolli verificatisi in ordine di tempo nella cittadina atellana hanno interessato invece due vecchi palazzi adiacenti tra loro e situati tra via Pasquale Migliaccio e via San Donato. I due cedimenti si sono verificati “a catena” tra martedì e mercoledì, in orario serale e a distanza di poche ore l’uno dall’altro, allarmando non poco i residenti del quartiere, preoccupati soprattutto per la loro incolumità ma anche per l’agibilità degli stessi edifici.
A crollare sono stati soprattutto i cornicioni dei due palazzi con la caduta di intonaci e calcinacci che sono letteralmente precipitati sulle strade e sui marciapiedi sottostanti dopo un volo di diversi metri. Per fortuna, in quelle ore, non si trovava a passare nessuno da quelle parti altrimenti le conseguenze sarebbero potute essere ben più gravi. I residenti del luogo, in preda alla paura e al timore di quanto stesse accadendo, hanno provveduto ad allertare i vigili del fuoco di Caserta i quali si sono recati sul posto della segnalazione supportati dagli agenti della polizia municipale per effettuare le dovute verifiche circa le condizioni strutturali dei due edifici. Una volta valutata l’inagibilità dei due palazzi le commissarie prefettizie che amministrano il Comune atellano, esaminate le perizie tecniche, hanno provveduto a firmare tempestivamente due ordinanze di sgombero prima che la situazione potesse diventare estremamente rischiosa per l’incolumità delle famiglie residenti e per la sicurezza dei cittadini.

In totale sono stati sfollati per ragioni di sicurezza ben ventuno residenti i quali si trovano attualmente ad affrontare le problematiche e le difficoltà legate all’impossibilità di poter rientrare nelle proprie rispettive abitazioni. Tra le persone sgomberate ci sono anche diversi soggetti fragili che meritano attenzione tra cui una persona disabile affetta da tetraplegia e impossibilitata a muoversi autonomamente, un anziano ultraottantenne anch’egli con problemi di mobiilità e un neonato di appena cinque mesi. Se da un lato, dunque, si è scampata miracolosamente una possibile tragedia a Orta di Atella, dall’altro monta in queste ore la rabbia e la disperazione delle famiglie sfollate le quali sono in attesa in queste ore di una soluzione rapida e concreta a questa difficile situazione.
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