C’è tanta Napoli tra le inquadrature di Mina Settembre, l’attesa nuova serie tratta dai racconti di Maurizio de Giovanni e in onda da domani sera in prima serata su Rai 1. E Napoli è talmente presente nei dodici episodi (che saranno trasmessi in sei serate, due alla volta) da assurgere ad autentica co-protagonista accanto a Serena Rossi, la brava attrice napoletana scelta per interpretare il ruolo principale di un’assistente sociale alla continua ricerca di una soluzione ai problemi degli altri mentre tenta di rimettere in piedi anche la propria vita quotidiana.
Diretta da Tiziana Aristarco e scritta da Fabrizio Cestaro, Doriana Leondeff, Fabrizia Midulla e Marco Videtta, Mina Settembre schiera un cast notevole, composto oltre che da Serena Rossi anche da Giuseppe Zeno, Giorgio Pasotti, Valentina D’Agostino, Christiane Filangieri, Nando Paone, Massimo Wertmuller, Rosalia Porcaro, Ruben Rigillo, Francesco Di Napoli, Davide Devenuto, Michele Rosiello, Susy del Giudice, Primo Reggiani e con la partecipazione di Marina Confalone, nel ruolo di Olga, la mamma di Mina. Tratta dai racconti intitolati Un giorno di Settembre a Natale e Un telegramma da Settembre, editi da Sellerio, è una coproduzione tra Rai Fiction e la Italian International Film di Fulvio e Paola Lucisano.
Ma si diceva di Napoli. Sono davvero tante le location suggestive e visivamente spettacolari presenti nella serie: dal lungomare con l’imponente castel dell’Ovo ai quartieri del centro storico col rione Sanità, dalla galleria borbonica al porto di Mergellina, dal Centro direzionale alla zona universitaria. Il fascino dei luoghi di Napoli, dunque, è al centro di questo nuovo progetto seriale targato Rai e realizzato col decisivo supporto della Film Commission Regione Campania. La Fondazione regionale presieduta da Titta Fiore e diretta da Maurizio Gemma, infatti, ha coordinato il notevole lavoro di ricerca finalizzato all’individuazione dei luoghi e all’agevolazione logistica ed economica del loro utilizzo.
Alla fine, sullo schermo televisivo, ne viene fuori un viaggio emozionante tra i vicoli del rione Sanità con lo storico palazzo San Felice, nel porticciolo di Mergellina, sul lungomare partenopeo con i suoi scorci unici, tra castel dell’Ovo e le spiaggette dei pescatori, nell’ottocentesca galleria borbonica, cioè lo storico viadotto sotterraneo che congiunge palazzo Reale con piazza Vittoria; e ancora tra i grattacieli del Centro direzionale, negli edifici monumentali dell’università Federico II, a partire dalla sua maestosa sede centrale di corso Umberto, ma anche di fronte al panorama di villa Doria D’Angri dell’università Parthenope sulla collina di Posillipo, nel circolo Savoia immerso nell’antico borgo Marinari, nell’ospedale Ascalesi e nella clinica Mediterranea, nella funicolare di Montesanto. E per l’uso delle attrezzerie sono stati utilizzati i locali dell’ex base Nato di Bagnoli, dove nei prossimi mesi sorgerà il Polo regionale del cinema e dell’audiovisivo.
Interrotte a marzo a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19 e riattivate in estate grazie alla tempestiva campagna di prevenzione della Regione Campania organizzata proprio dalla Film Commission campana per l’effettuazione di test gratuiti, Mina Settembre rientra nel progetto Poc 2014-2020 Nuove strategie per il cinema in Campania e, in particolare, nella linea di azione 1 Made in Campania, che ha lo scopo di aumentare l’attrattività della regione per il settore audiovisivo, promuovendo la realizzazione di opere sul territorio, favorendo la crescita del comparto professionale locale e attivando investimenti per la realizzazione di opere televisive seriali sulla base della loro capacità promozionale in favore della Campania. Oltre alla serie con Serena Rossi, finanziata con contributo della Regione Campania, fanno parte del progetto anche I bastardi di Pizzofalcone e la prima stagione de L’amica geniale.
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