Continuano, incessanti, le ricerche di terapie contro il cancro. A oggi, il tasso di mortalità per tumore è molto elevato e, nonostante in alcuni casi si abbia la guarigione del paziente o comunque un miglioramento dell’aspettativa di vita, il dramma di recidive, effetti collaterali e morte è sempre presente in maniera preponderante. Il problema ancora attuale è proprio la bassa selettività cellulare delle terapie impiegate, che è causa di spiacevoli effetti collaterali. Inoltre, altro aspetto negativo è la lunga durata delle terapie antitumorali, con somministrazioni ripetute, che riduce drasticamente la qualità di vita del paziente. Frequente è anche lo sviluppo di resistenza verso i farmaci impiegati.
Come se non bastasse, anche il costo di medicinali, visite e trattamenti farmacologici resta molto elevato. Un nuovo protocollo che arriva dagli Stati Uniti, saembra dare nuove speranze nella lotta ai tumori. Lo studio annunciato sulla rivista scientifica americana Science Advances, dell’organizzazione internazionale American Association for the Advancement of Science, prevede l’impiego di una tecnologia chiamata CRISPR-Cas9 e nello specifico di “nucleasi” in grado di indurre la rottura di uno specifico filamento di Dna, nel nostro caso quello delle cellule tumorali. Dunque maggiore selettività e di conseguenza efficacia, con riduzione della tossicità ed anche una riduzione dei tempi di terapia che potrebbero abbreviarsi drasticamente arrivando a qualche seduta.