È Davide Ambrogio il vincitore dell’undicesima edizione del festival Musica contro le mafie. Il cantautore e polistrumentista di origini calabresi trapiantato a Roma ha vinto il contest musicale organizzato dall’associazione Libera contro mafie grazie al brano A San Michele, un canto di rabbia e di dolore che si presenta sotto forma di vera e propria denuncia contro la ‘ndrangheta che ogni giorno distrugge e mortifica con la propria violenza e i suoi affari criminali una terra meravigliosa come la Calabria.
Il brano, interpretato in dialetto, ha impressionato la giuria del festival per il particolare linguaggio timbrico e per l’esplorazione melodica, i quali, attraverso l’uso sapiente dell’elettronica, sono riusciti a formare una sintesi perfetta tra tradizione e innovazione espressiva e musicale. Al vincitore vanno in premio una borsa di studio del valore di 10.000 euro per finanziare i propri progetti musicali, tra cui un tour con tappe in Italia e all’estero, oltre alla possibilità di potersi esibire durante manifestazioni canore e musicali di spessore nazionale come il Festival di Sanremo, il Concerto del Primo maggio a Taranto e la Giornata della legalità a Palermo.
Quest’anno il premio Musica contro le mafie è stato trasmesso completamente online dall’elegante palco del Teatro Rendano di Cosenza. Durante la finalissima del 20 dicembre si sono esibiti dieci artisti emergenti provenienti da tutta Italia in modalità streaming a causa delle restrizioni imposte al mondo della musica e dello spettacolo per fronteggiare la pandemia. A giudicare le loro perfomance c’erano quattro giudici d’eccezione: il cantautore Brunori Sas, il bassista e produttore musicale Gianni Maroccolo, la cantante Erica Mou e la strumentista Gabriella Martinelli. A presentare la kermesse musicale c’era Ismaele La Verdena, inviato e giornalista della trasmissione televisiva Le Iene.
Durante la diretta non è mancato il collegamento col presidente di Libera don Luigi Ciotti che ha voluto lanciare un messaggio di coraggio nella lotta contro la criminalità organizzata. “Musica contro le mafie oppone da 11 anni, all’inerzia di vita e di coscienza, il suo messaggio di speranza, il suo sogno di bellezza e il suo impegno concreto per la vita di tutti”, ha dichiarato il presbiterio fondatore dell’associazione contro le mafie. Al termine della manifestazione non sono mancati i saluti finali di Gennaro De Rosa, direttore artistico del festival: “Abbiamo raccolto la sfida lanciataci dagli eventi e abbiamo scoperto che lavorando costantemente, nonostante il periodo che stiamo vivendo, non solo si ottengono risultati importanti, ma si possono costruire le basi per un presente e un futuro da protagonisti nel mondo della musica”.

Segui già la pagina Facebook Il Crivello.it?