Per egli enti non commerciali, sia pubblici che privati ci sarà più tempo per presentare le dichiarazioni IMU per l’anno 2021: il termine slitta al 30 giugno 2023 (entro la stessa scadenza dovranno peraltro essere inviate anche le dichiarazioni relative al 2022).
A stabilirlo è stato il decreto Milleproroghe approvato mercoledì 21 dicembre dal Consiglio dei ministri. Come precisato nel comunicato di Palazzo Chigi, la misura riguarda enti assistenziali, previdenziali, sanitari, di ricerca scientifica, culturali, ricreativi, sportivi, religiosi, trust e oicr (organismi di investimento collettivo del risparmio).

In generale, la presentazione della Dichiarazione Imu è fissata al 30 giugno dell’anno successivo al periodo d’imposta di riferimento. Nonostante ciò, il decreto Semplificazioni è intervenuto con una proroga di 6 mesi, che ha stabilito la scadenza per il 31 dicembre 2022. Il decreto Milleproroghe ha poi prorogato la scadenza al 30 giugno 2023, ma soltanto per alcuni, tra cui – come detto – gli enti, sia pubblici che privati, non commerciali. Per tutti gli altri obbligati al versamento, invece, l’adempimento resta da farsi entro il 31 dicembre 2022 cioè entro la fine dell’anno in corso.