È iniziata ufficialmente la corsa alla presidenza e al consiglio regionale della Campania. Alle 12 di oggi è scaduto il termine per la presentazione delle liste e dei candidati che si contenderanno i 50 seggi dell’aula dedicata a Giancarlo Siani nel centro direzionale e lo scranno più alto di palazzo Santa Lucia. Alla scadenza del termine ultimo di consegna, sono otto i candidati alla presidenza della Regione Campania, con un totale di 27 liste collegate a loro sostegno. Punta alla riconferma Vincenzo De Luca e lo fa con la spavalderia di chi è sicuro di aver operato nel miglior modo possibile durante il lockdown e in questo periodo estivo, dopo l’aumento dei contagi da Covid-19. Al suo fianco ben 15 liste: Partito democratico, Partito socialista italiano, Centro democratico, Più Campania in Europa, Italia viva, De Luca presidente, Campania libera, Democratici e progressisti, Popolari-Fare democratico, Liberal-democratici, Davvero-Partito animalista, Per-per le persone e la comunità, Noi campani, Europa verde Campania-Demos, Lega per l’Italia-Partito repubblicano. Critiche a De Luca sono arrivate dai suoi avversari e non solo per aver ‘imbarcato’ nelle liste a suo sostegno non pochi esponenti provenienti dal centrodestra.
A proposito del centrodestra sono sei le liste collegate a Stefano Caldoro: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega-Salvini, Caldoro presidente-Udc, Identità meridionale-Macroregione Sud, Adc-Alleanza popolo e territorio. Caldoro insegue e punzecchia il governatore, che sfida per la terza volta consecutiva, in questa sorta di “bella” dopo la vittoria nel 2010 e la sconfitta nel 2015. Il candidato fortemente voluto da Silvio Berlusconi cerca di recuperare il terreno perduto in questi mesi e stuzzica De Luca anche per l’inchiesta della magistratura sugli appalti dei Covid-center di Napoli, Caserta e Salerno.
Anche Valeria Ciarambino non è nuova alla competizione elettorale regionale, dopo aver partecipato a quella di cinque anni fa. Ha vinto le ‘regionarie’ del Movimento 5 Stelle, il quale la sosterrà ‘senza se e senza ma’ per la seconda volta consecutiva, nonostante il tentativo di un coinvolgimento più ampio grazie all’irrealizzabile accordo con il Pd, prima e dopo il voto sulla piattaforma ‘Rousseau’. Quest’ultimo, pur sancendo la possibilità di intese con i democrat, non ha avuto alcun seguito.
Tra i candidati alla presidenza anche Giuliano Granato di Potere al popolo, Sergio Angrisano del Terzo polo, Gabriele Nappi con la lista Naturalismo, Luca Saltalamacchia con Terra e Giuseppe Cirillo del Partito delle buone maniere, che cercheranno di contendersi i consensi utili per entrare in consiglio regionale. Si vota, com’è noto, il prossimo 20 e 21 settembre, con una legge elettorale che prevede un sistema proporzionale a turno unico. Le circoscrizioni elettorali coincidono con le 5 provincie della Campania e la ripartizione dei consiglieri è la seguente: Napoli 27 seggi, Salerno 9, Caserta 8, Avellino 4, Benevento 2. Diventerà presidente della giunta regionale della Campania chi otterrà anche un solo voto in più rispetto ai suoi avversari. Per garantire la governabilità la legge elettorale prevede un premio di maggioranza alla coalizione vincente del 60% dei seggi.
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