La gastroscopia, uno strumento affidabile e necessario per scovare tumori (e non solo), potrà essere eseguita senza il tradizionale (e fastidioso) tubo e né altrettanta sedazione del paziente. Basterà infatti ingerire una video-capsula, chiamata NaviCam Stomach System (è nata nella “Silicon Valley cinese”), grande quanto una compressa (lunga 27 millimetri e dal peso di 5 grammi) e ingeribile con un bicchiere d’acqua.

La video capsula è robotizzata e dunque si muove in autonomia all’interno dello stomaco con una microcamera di precisione, e con la possibilità, grazie a uno speciale joystick, di riprendere i comandi in qualsiasi momento. Inoltre, invia le immagini in tempo reale che, vengono registrate ed analizzate. La capsula è ‘usa e getta’ viene espulsa per via naturale.
Ebbene, la prima “gastroscopia senza tubo del mondo”, realizzata dall’azienda Ankon, è stata utilizzata, per la prima volta al di fuori della Cina, nel corso del Congresso “EndoLive” (24-26 maggio) ospitato nell’Auditorium dell’Università Cattolica – Fondazione Policlinico Gemelli di Roma, davanti a 700 specialisti in endoscopia e a molti altri collegati da ogni angolo del pianeta. Nei test effettuati su oltre un milione di immagini provenienti da 800 pazienti, NaviCam è riuscita a individuare e analizzare lesioni anche molto piccole con grande accuratezza.
“Si tratta di una tecnologia molto avanzata che combina la possibilità di controllare il percorso della video capsula con un sistema magnetico mentre il suo software innovativo e ‘intelligente’ analizza e riconosce le lesioni attraverso algoritmi di intelligenza artificiale (per ‘addestrare’ il sistema sono state utilizzate oltre un milione di immagini provenienti da 800 pazienti)“, ha spiegato il professor Cristiano Spada, Direttore della UOC Endoscopia Digestiva Chirurgica del Gemelli e Professore Ordinario di Gastroenterologia all’Università Cattolica.

“Si tratta di una tecnologia molto avanzata – sottolinea Spada – che combina la possibilità di controllare il percorso della video capsula con un sistema magnetico, mentre il suo software innovativo e intelligente analizza e riconosce le lesioni attraverso algoritmi di intelligenza artificiale”.
“A breve partiranno studi clinici per confermare l’accuratezza e valutare il rapporto di costo-efficacia del sistema – le parole di Guido Costamagna, direttore scientifico dello European endoscopy training centre -. Infatti, alla luce del fatto che gli esami endoscopici sono indispensabili e contribuiscono a salvare molte vite grazie alla diagnosi precoce dei tumori, sarà necessario rivedere il ruolo e la sostenibilità economica di queste procedure in un contesto di risorse limitate, includendo anche evoluzioni dal potenziale trasformativo come questa videocapsula”.
