Associazione di stampo mafioso e estorsione nei confronti di imprenditori e commercianti della zona dell’agro Aversano, con queste accuse il collegio presieduto dal giudice Antonio Riccio del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha pronunciato un totale di 150 anni di condanne per 14 imputati in un processo nato da un’inchiesta dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Aversa, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.
Le condanne inflitte
- 23 anni per Amedeo Fabozzo, in continuazione;
- 22 anni per Gaetano De Biase, in continuazione;
- 21 anni e 10 mesi complessivi per Pasquale Ciocia, in continuazione;
- 17 anni e 8 mesi per Giacomo D’Aniello, in continuazione;
- 16 anni e 6 mesi per Luciano Esposito, in continuazione;
- 9 anni per Giovanni Agnifili, a cui è stata concessa la continuazione con altra sentenza passata in giudicato;
- 8 anni complessivi per Nicola Cangiano, in continuazione;
- 5 anni e 8 mesi per Agostino Fabozzo;
- 7 anni e 4 mesi per Agostino Paciello, in continuazione;
- 4 anni e 10 mesi per Emilio Mazzarella;
- 4 anni e 6 mesi per Gennaro Corzo;
- 4 anni e 6 mesi per Nicola Mastrillo;
- 2 anni e 8 mesi per Antonio Verde.
- 2 anni e 6 mesi per Luigi Macchione;
- Assolto Domenico Menditto.
Nel collegio difensivo sono stati impegnati gli avvocati Giovanni Cantelli, Gaetano Laiso, Davide De Marco, Giuseppe Nespoli, Generoso Grasso, Vincenzo Motti ed Elisabetta Crociani.
L’indagine, condotta tramite attività istruttorie, intercettazioni telefoniche ed ambientali e servizi di osservazione, controllo e pedinamento, ha permesso di individuare e documentare le condotte di un gruppo criminale nell’ambito del quale gli indagati, dopo essersi presentati presso numerosi esercizi commerciali, hanno tentato di compiere estorsioni, portandone alcune a compimento, avvalendosi della forza d’intimidazione promanante dall’appartenenza alla camorra nelle sue articolazioni territoriali denominate “fazione Bidognetti” e “fazione Schiavone” del “clan dei Casalesi”.