Il mercato dei falsi nel campo dei prodotti alimentari è da sempre più che una semplice spina nel fianco per gli esportatori italiani. Non si contano infatti i falsari che, nel tentativo di lucrare sulla fama e sull’affidabilità dei prodotti a marchio Made in Italy, inondano gli scaffali dei supermercati di tutto il mondo con merce contraffatta, spesso di qualità estremamente scadente. Una nuova e pericolosissima frontiera di queste frodi alimentari ai danni dei produttori del nostro Paese viene dal mercato digitale. Ne sa qualcosa il Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop, che ha intrapreso una battaglia serrata contro le moltissime fake mozzarelle presenti sul web.
Nel solo 2019, grazie anche alla collaborazione delle forze dell’ordine e del ministero delle Politiche agricole, il consorzio ha effettuato ben milleduecentodiciotto interventi in rete, il 45% in più rispetto all’anno precedente, spaziando da casi di utilizzo illecito del marchio “Mozzarella di bufala campana” a contraffazioni totali dei prodotti caseari nostrani. Oggetto delle ispezioni sono state le principali piattaforme di e-commerce, quali Amazon, Ebay e Alibaba, ma anche i social network più famosi, tra cui spiccano Facebook e Instagram.
“La diffusione del web ha avuto il grande merito di favorire la conoscenza dei prodotti Dop, contribuendo a incrementare la cultura dell’agroalimentare di qualità – afferma il direttore del consorzio, Pier Maria Saccani – ma dall’altro lato si sta rivelando un terreno minato sul fronte delle frodi. Per questo il consorzio ha moltiplicato i controlli proprio su internet e sui social. La nostra attività di vigilanza – ha concluso il dirigente – è innanzitutto una garanzia per i consumatori”.
Un incoraggiante annuncio è arrivato dal presidente Domenico Raimondo, che ha dichiarato: “Nel nuovo anno aumenteremo gli investimenti nel settore della vigilanza, strada decisiva per scovare imitazioni, evocazioni e usurpazioni del nostro prodotto e tutelare anche i nostri soci, che corrono il rischio di vedersi sottrarre quote di mercato dai tanti falsi in giro per il mondo”.
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