Continua la lotta, in particolare della guardia di finanza di Avellino, al contrasto dei cosiddetti furbetti del reddito di cittadinanza. Nel 2020, i finanzieri del comando provinciale di Avellino hanno intensificato sempre di più tali verifiche, arrivando a denunciare, in totale, 68 persone non beneficiarie, le quali avevano creato un danno di 710.973 euro. Nei confronti dei responsabili sono quindi state inviate singole segnalazioni all’Inps, al fine di bloccare e poi revocare il beneficio, evitando così che ulteriori 182.517 euro richiesti – ma non riscossi – venissero erogati.
Tali attività di controllo si sono estese anche nel primo mese del 2021, permettendo ai finanzieri di individuare diverse persone, tutte residenti in provincia, che hanno simulato uno stato di indigenza economica per poter percepire il reddito di cittadinanza. I responsabili, poi denunciati, avevano infatti attestato dati falsi nelle autodichiarazioni necessarie o, in alcuni casi, avevano omesso l’indicazione di dati economici obbligatori, al puro scopo di rientrare nel meccanismo di erogazione del beneficio. In particolare, le indagini hanno permesso di scoprire diversi accaniti giocatori sulle piattaforme di gioco online, proprietari di immobili non dichiarati, residenti in Italia per un periodo inferiore a quello necessario per l’ottenimento del sussidio e impiegati come lavoratori dipendenti senza regolare assunzione: gli indagati ora rischiano una pena detentiva dai due ai sei anni.

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