Ha ricevuto e pagato la multa ed è in quarantena, ma Luca Capasso, sindaco di Ottaviano, non vuole passare per colui che non ha rispettato le regole. Dopo le polemiche sul funerale del primo cittadino di Saviano, spiega come e perché ha voluto dare l’ultimo saluto a Carmine Sommese, senza negare di aver “commesso una leggerezza”.
Sindaco ci dice come sono andate le cose riguardo il funerale del primo cittadino di Saviano?
“Bisogna distinguere tre momenti di questa vicenda: il passaggio del feretro a Saviano; l’ingresso del feretro in ospedale; il minuto di silenzio in ospedale. Condannabili il passaggio del feretro a Saviano e quello all’interno dell’ospedale, mentre il minuto di silenzio che si è svolto alle 10 era autorizzato. In quest’ultimo caso erano presenti tutte le forze dell’ordine. La sera prima mi aveva chiamato in lacrime un medico dell’ospedale di Nola e mi aveva chiesto se, come sindaco, potevo recarmi lì per ricordare, con un minuto di silenzio, il dottor Carmine Sommese e tutti i medici morti a causa del Coronavirus. Senza pensarci su due volte ho detto sì. Alle 10 sono entrato in ospedale, ho effettuato il minuto di silenzio e alle 10,15 me ne sono andato. Dopo mezz’ora, massimo tre quarti d’ora, è arrivata la salma all’interno dell’ospedale. In quel momento si è creato l’assembramento. Infatti, a chi c’era hanno contestato l’assembramento, mentre a me il solo fatto che mi sono recato in un altro comune senza la necessaria esigenza. Credo, però, che un sindaco possa andare, in maniera ufficiale, in un posto per commemorare i medici e ricordare il dottor Sommese. Sicuramente ho commesso una leggerezza, perché probabilmente non ci dovevo andare, ma ho pagato la multa e ora sto in quarantena a casa”.
Lei, dunque, ha partecipato solo al minuto di silenzio, ma non alla cerimonia che si è tenuta in ospedale o al corteo per le strade di Saviano?
“Il minuto di silenzio si è tenuto nel parcheggio antistante l’ingresso dell’ospedale. Una volta terminata la commemorazione me ne sono andato. Di tutto ciò che è successo prima o dopo ne sono venuto a conoscenza in serata, perché sono stato chiamato da una giornalista. Sfido chiunque a trovare un video dove io ero presente all’arrivo del feretro in ospedale o a Saviano. Quando c’è stato il minuto di raccoglimento eravamo io, il sindaco di Nola, un consigliere regionale, alcuni medici, più i rappresentanti di tutte le forze dell’ordine”.
Non mai ha avuto, quindi, l’impressione di fare qualcosa che non era consentito?
“Per carità, altrimenti non ci sarei andato. Se avessi riflettuto, invece di andare d’istinto, perché era solo un minuto di raccoglimento, o se il dottore mi avesse riferito che dovevamo attendere l’arrivo in ospedale della salma, avrei detto ‘grazie ma non vengo’, perché la salma non può essere trasportata e deve andare direttamente al cimitero. Alla fine, però, il dottore mi ha detto la verità, perché probabilmente non lo sapeva neanche lui che il feretro sarebbe arrivato in ospedale”.
Ma c’era bisogno che salma del sindaco di Saviano facesse tutto quel giro nel paese, all’ospedale e addirittura a Baiano?
“Io penso che questo sia un atto da condannare al mille per mille. Sul perché lo abbiano fatto non glielo so dire. Bisognerebbe chiederlo ai familiari o non so a chi altro”.
Ha pagato la multa, è in quarantena e ha ammesso la sua leggerezza. È pentito, quindi, di ciò che ha fatto?
“Se avessi saputo che sarebbe nato tutto questo caos non l’avrei fatto sicuramente. Un minuto di silenzio dedicato ai medici e al dottor Sommese penso che sia la cerimonia più giusta in questo periodo. Ad Ottaviano lo abbiamo fatto la domenica di Pasqua davanti al cimitero, portando una corona in memoria dell’unico decesso che abbiamo avuto in paese per Covid-19 e per tutti i morti a causa di questo male”.
È d’accordo con la decisione del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca di dichiarare zona rossa Saviano?
“No, perché 15mila persone non possono pagare per le 200 che stavano in strada. Io sono del parere che andavano identificate immediatamente le persone che erano in strada e messe in quarantena tutte quante. La ritengo una misura molto drastica nei confronti di 15mila cittadini che hanno rispettato la legge. Se 200 persone escono da casa e scendono in strada non posso punire tutti”.
Come ricorda il sindaco di Saviano Carmine Sommese?
“Lo ricordo come persona perbene, disponibile, altruista generoso, grande amministratore. Mi dispiace soltanto che questa vicenda abbia oscurato la sua figura, cioè non si parlerà del sindaco, ma si parlerà del suo funerale”.
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