Il gonfiore addominale è fra i più comuni disturbi interessanti persone di ogni sesso ed età. La sintomatologia può tuttavia variare da individuo ad individuo e comunemente ciò che si lamenta è maggiore tensione a livello dell’addome, crampi, nausea, flatulenza e talvolta mal di testa. L’aumento del girovita può inoltre influenzare negativamente la psiche del soggetto affetto, creando in esso senso di disagio.
Se da un lato un leggero gonfiore post prandiale è del tutto fisiologico, soprattutto dopo pasti abbondanti, d’altro canto un’eccessiva manifestazione può essere un campanello d’allarme cui prestare attenzione. Le cause del gonfiore addominale difatti possono essere diverse, dipendenti o indipendenti dai pasti, e tra queste in primis vi è l’alimentazione.
Quali cibi sono responsabili del gonfiore addominale? I cosiddetti alimenti appartenenti alla categoria FODMAP.
Cosa significa FODMAP? Si tratta di un acronimo in cui F sta per Fermentabile, O sta per Oligosaccaridi, D sta per Disaccaridi, M sta per Monosaccaridi, A sta per And (e) e P sta per Polioli. In questa categoria sono inclusi alimenti a base di frumento, segale, diverse verdure e frutta, latticini, insaccanti e bevande zuccherate. A questi si aggiungono prodotti lievitati, alcool, bevande contenenti teina o caffeina, eccesso di proteine e bevande gassate. attenzione anche alla preparazione degli alimenti, fattore spesso determinante: evitare fritture o preparazioni troppo elaborate.
In alcuni casi però una stessa alimentazione può sortire effetti differenti in soggetti differenti e la causa è insita in intolleranze alimentali, come quella al glutine o al lattosio, o maggiore sensibilità ad alcuni tipi di alimenti.
Fattori coadiuvanti o determinanti gonfiore addominale possono sicuramente essere anche lo stress, il fumo, un’erronea masticazione e persino le variazioni ormonali cui specialmente le donne sono soggette.
Soggetti con problemi di stitichezza sono fra le “vittime” più colpite in quanto in tal caso anche la permanenza delle feci nell’intestino favorisce la fermentazione di batteri con conseguente produzione di gas e dunque gonfiore.
Tra le cause di gonfiore addominale non sono da dimenticare le patologie gastrointestinali tra cui malattie infiammatorie croniche, gastroparesi, colon irritabile ecc.
Come ridurre il disturbo?
In primis indagando su possibili intolleranze o patologie gastrointestinali. Una volta escluse tali cause grande attenzione va posta all’alimentazione evitando il consumo di alimenti difficili da digerire (grassi, fritture), non abusare di legumi, limitare il consumo di latticini, escludere bevande alcoliche, non assumere cibi ricchi di zuccheri.
Le buone pratiche giornaliere per evitare il gonfiore addominale:
- non stressarsi
- praticare attività fisica in maniera costante
- assumere yogurt e fermenti lattici
- masticare lentamente
- evitare abbuffate
- seguire una corretta alimentazione
- in caso di stitichezza non abusare di lassativi ma preferire prodotti in grado di favorire il corretto funzionamento intestinale
Esistono rimedi naturali per contrastare il disturbo una volta che esso si presenta?
La risposta è si! Oltre il classico carbone vegetale noto per contrastare il gonfiore non patologico vi sono piante come cumino, finocchio, anice, angelica, menta, melissa, camomilla in grado non solo di adsorbire i gas intestinali ma con attività spasmolitica (riducono i crampi), capaci di favorire la motilità intestinale, agendo come rilassanti, antinfiammatorie, antibatteriche e antifermentative. In commercio vi sono varie formulazioni ciascuna adatta al caso specifico del paziente affetto.
Qualora però tali rimedi non bastassero è bene rivolgersi al proprio medico o farmacista per essere guidati nella scelta del farmaco che assolva meglio alle proprie esigenze.
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