Numerosi sono gli interrogativi che non trovano ancora risposta sui vaccini anti Covid attualmente disponibili; tra questi vi è la forte indecisione che accompagna le donne in gravidanza o in allattamento, le quali non sanno se effettuare la vaccinazione o per il momento astenersi. Purtroppo, data la rapidità che ha contraddistinto i tempi di scoperta, formulazione e messa in commercio di questi antidoti, non vi sono attualmente dati che possono far stare tranquilli sulla assoluta sicurezza dei vaccini contro il Coronavirus. Organi nazionali e internazionali si sono riuniti in questi mesi per affrontare la problematica, in modo da poter indirizzare verso la scelta più giusta tutte quelle donne che stanno vivendo uno dei periodi più belli della loro vita, nel corso di uno degli anni più difficili per l’intera popolazione mondiale.
L’ Oms (Organizzazione mondiale della sanità) ha sottolineato che, se da un lato non ci sono prove di efficacia e sicurezza del vaccino, durante l’allattamento sono noti i suoi vantaggi in termini di salute e, inoltre, che è biologicamente e clinicamente improbabile che il vaccino sia rischioso per i neonati allattati. L’Oms, quindi, sconsiglia una sospensione dell’allattamento. Per ciò che concerne la gravidanza, pur sostenendo che non dovrebbero esserci rischi, l’Organizzazione mondiale della sanità sconsiglia il vaccino per tutte quelle donne non potenzialmente a rischio.

La Food and drug administration (Fda), i Centers for disease control and prevention (Cdc), l’American college of obstetricians and gynecologists (Acog), la Società di ostetricia e ginecologia canadese (Sogc), il Royal college of obstetricians & gynaecologists (Rcog), la Commission on human medicines e la European medicines agency (Ema) sono concordi nell’affermare che attualmente non esistono dati reali a favore o contro la vaccinazione di donne in gravidanza o allattamento e che dunque essa dovrebbe essere considerata nei casi in cui i potenziali benefici superino i potenziali rischi della malattia da Covid-19 sia per le madri sia per i feti o neonati e consiglia alle donne interessate un colloquio informativo sui benefici e i rischi della vaccinazione fatto dai professionisti sanitari che le assistono in questo periodo della loro vita per fare la scelta migliore a seconda del caso. Le donne che allattano possono invece essere vaccinate tranquillamente.
Anche l’Agenzia Italiana del farmaco (Aifa) si è espressa in tal senso e ha reso note le linee guida utili proprio ai sanitari cui le donne si rivolgono per aiutarli nel consiglio. Seguendo la gravidanza di alcune donne, non sono emerse problematiche dovute alla vaccinazione, confermando come la somministrazione di vaccini in gravidanza è sicura e immunogenica, oltre che di pari efficacia rispetto a donne non in gravidanza. I maggiori dubbi riguardano la fase della gravidanza in cui la somministrazione risulti più sicura e la tendenza è quella di escludere il primo trimestre, che è noto essere il più delicato.
Emerge quindi come vi sia totale liberà di scelta per le donne in gravidanza e allattamento e che una predilezione imminente al vaccino riguardi coloro che sono maggiormente esposte al rischio di infezione come ad esempio le operatrici sanitarie. Rispondiamo ad alcune domande: se si scopre di essere incinte subito dopo la somministrazione del vaccino? Non vi sono testimonianze a favore di un’interruzione di gravidanza. Se si scopre di essere incinte tra la prima e la seconda dose del vaccino? Si può scegliere di rimandare la seconda dose al termine della gravidanza. Bisogna interrompere l’allattamento? Non è consigliato interrompere l’allattamento in quanto se da un lato non sono noti rischi dati dal vaccino nei confronti del neonato, sono noti i decifit immunitari e nutrizionali che questo potrebbe avere a seguito dell’interruzione.
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