Dopo il serrato confronto avvenuto nei giorni scorsi con i governatori regionali e un acceso dibattito durante il Consiglio dei Ministri, il Premier Mario Draghi ha comunicato oggi, nel corso della conferenza stampa di Palazzo Chigi, l’introduzione del green pass obbligatorio al fine di garantire il perdurare della zona bianca in tutto il Paese. Tutti i cittadini che vorranno assistere a spettacoli di cinema o di teatro, oppure che dovranno fare lunghi viaggi in treno, in nave o in aereo dovranno esibire il certificato. La decisione è stata presa dall’Esecutivo dopo aver analizzato i dati epidemiologici forniti dall’Istituto Superiore di Sanità e ascoltato il parere degli esperti del Comitato tecnico-scientifico: solamente nella giornata di oggi, in tutta Italia, ci sono stati 5.057 nuovi casi di Covid-19 mentre aumenta in maniera esponenziale il numero di persone contagiate dalla variante “delta” del virus. Per fortuna però, come confermato dallo stesso Draghi, le terapie intensive reggono l’urto di questa nuova ondata di contagi. La vaccinazione in molte Regioni prosegue tuttavia a rilento, ragion per cui sarà difficile raggiungere l’immunità di gregge entro l’inizio di questo autunno; messo alle strette il Governo ha deciso di prorogare lo stato di emergenza sanitaria fino al 31 dicembre di quest’anno.
Il decreto include anche nuovi parametri per garantire un mantenimento più lungo della zona bianca: non verrà più conteggiata la quantità di contagiati per numero di abitanti bensì ci sarà una soglia da rispettare entro la quale dovranno rientrare il numero di ricoveri e di posti letto disponibili negli ospedali; superata tale soglia scatterà la zona gialla. Il Governo ha quindi deciso un limite del 10% per quel che riguarda le terapie intensive e del 15% per quel che concerne l’ospedalizzazione nei reparti, venendo incontro alle richieste delle Regioni. Il green pass dovrà essere esibito anche per partecipare a grandi eventi e manifestazioni, alle fiere e ai congressi. Potrà entrare dunque in aree affollate e considerate a rischio assembramenti solamente chi è stato immunizzato con il vaccino, chi è guarito dal Covid-19 oppure chi avrà effettuato il tampone almeno 48 ore prima dell’evento, risultando ovviamente negativo.