A partire dal 6 agosto, come sappiamo tutti ormai, sarà obbligatorio possedere il green pass per poter accedere liberamente a ristoranti, bar, locali, musei, teatri, cinema, spettacoli, palestre, piscine, fiere, eventi, congressi e concorsi, ovvero tutti quei luoghi dove è maggiore il rischio di contagio. Chi sarà sprovvisto della certificazione non potrà dunque accedere ai luoghi sopra elencati per ragioni di sicurezza sanitaria. Il possesso del green pass sarà pertanto obbligatorio al di sopra dei dodici anni: al di sotto di questa fascia d’età il certificato non sarà obbligatorio ma facoltativo, seppur altamente consigliabile.
Il certificato verde viene rilasciato solamente a chi ha completato il ciclo vaccinale contro il Covid-19, in questo caso ha validità di nove mesi, e a chi ha ricevuto la prima dose del vaccino in attesa di ricevere la seconda, ovviamente con validità limitata alla finestra di tempo necessaria; a chi è guarito dall’infezione, in tal caso il certificato ha validità di sei mesi a partire dall’accertamento di avvenuta guarigione dalla malattia; e a chi ha effettuato un tampone con esito negativo nell’arco di quarantott’ore, passato questo lasso di tempo il certificato perde di validità. Il green pass può anche venire revocato qualora la persona interessata risultasse ugualmente contagiata. Ci sono persone tuttavia che non possono fare il vaccino per ragioni di salute, come nel caso di chi è allergico ai principi attivi presenti nei farmaci. Per loro è in fase di valutazione una soluzione ad hoc per poter entrare lì dove è necessario presentare il green pass con una certificazione medica sostitutiva che attesti il loro status di soggetti impossibilitati o a rischio. Il pericolo di falsificazione in questi casi però è alto e quasi sicuramente si provvederà alla realizzazione di un vero e proprio lasciapassare digitale che attesti il proprio stato di salute.

A effettuare i controlli di verifica del green pass dovranno essere gli esercenti stessi dal proprio smartphone scaricando l’app VerificaC19 (scaricabile qui) sviluppata dal ministero della Salute in collaborazione con la Sogei – Società generale di informatica. Tramite questa applicazione si potrà scansionare il codice QR di chi ha ricevuto già il certificato verde in formato digitale o cartaceo: se il codice è valido ci sarà il lasciapassare, se invece risulta non valido il cliente sarà respinto e non potrà accedere alla struttura. L’esibizione del green pass dovrà essere accompagnata dalla presa visione di un documento di identità valido.
Dovranno quindi essere gli esercenti a controllare i propri clienti, e nel caso in cui queste regole non dovessero venire rispettate, nei confronti di entrambi scatteranno multe e sanzioni salatissime. Il decreto prevede infatti che i trasgressori dovranno pagare sanzioni fino a mille euro a carico sia del cliente che del gestore dell’esercizio. Inoltre, in caso di violazione reiterata nel tempo, il locale che permette l’ingresso senza green pass rischia fino a dieci giorni di chiusura dell’attività. Sanzioni pesanti saranno comminate anche nei confronti di chi farà uso di green pass falsi, fenomeno illegale nato per aggirare il sistema di controllo che in questi giorni sta letteralmente dilagando sul web.
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