Il libro Litoranea di Carmine Vitale (xy.it Editore, 138 pagine, 18 euro), come la cassetta audio di un vecchio registratore a nastro sbobinata poco per volta, narra fin dalle prime parole evocate nell’incipit storie originali e portatrici di un senso narrativo che rimanda a un gesto del raccontare quasi mitico. Un modo autentico di (rac)contare storie di questo narratore di “razza”, che è capace di mettere in pratica, in pochi versi, strutture romanzesche che affabulano e incantano.
Il libro, composto da diversi racconti che si snodano appunto lungo la strada Litoranea campana, mette in campo sulla pagina fatti e personaggi che trovano uno spazio nella mente del lettore, fino a lasciare un forte segno. Mentre questo accade, mentre le storie si fanno Storia, Vitale racconta ora delle vite di paese ora del percorso biografico di qualche amico di vecchia data, fondando un moto narrativo che accende una vivace attenzione verso episodi biografici reali e crudi, appartenenti al vivere adulto.
Lo fa senza mai dimenticare che ogni adulto, prima di appartenere al mondo della vita fatta di impegni e scadenze, è stato prima di tutto il protagonista di ricordi d’infanzia incastrati in un tempo passato e magico. Nel libro, senza alcuna presunzione autoriale, appaiono nomi di letterati famosi affiancati a personaggi perfettamente sconosciuti: l’incontro è fondamentale, per dare sangue al corpo narrativo delle storie stesse composte di carne (ovvero la pura materia narrativa) e parole (segni linguistici che compiono, in narrazioni come queste, equilibrate danze discorsive).
Oltre a questi nomi appaiono, di riga in riga, oggetti e luoghi che producono – frase dopo frase – un senso di attesa utile a trovare immagini di un tempo passato, mai vissuto nella nostalgia, e davvero coinvolgente per il lettore. Una prostituta viene pagata da un suo non-cliente per leggere versi di un libro in lingua originale, un arbitro di calcio viene attaccato da dei tifosi indiavolati che arrivano a staccargli a morsi (e per sempre) un orecchio, un bambino che pronuncia “arbitro” come sua prima parola della vita: queste e altre sono le storie che di chilometro in chilometro, lunga la litoranea descritta da Carmine Vitale, emergono mostrando fatti strambi, divertenti, tristi e coinvolgenti.
Pure sempre episodi delle tante vite incontrate dal narratore che traghetta il lettore verso micro narrazioni dotate di una scrittura talvolta in prosa, talvolta in versi, basata su percezioni fisiche e sentimentali che cercano di trasmettere l’essenza di esistenze lontane (per chi racconta) e vicine (per chi ascolta) nel tempo e nello spazio narrativo. Carmine Vitale è uno scrittore di cui cercare le tracce e i percorsi letterari, perché già impegnato da anni con varie pubblicazioni su riviste letterarie cartacee e telematiche di rilievo.
Uno scrittore che ha il coraggio di condividere il suo mondo, permettendo al lettore di diventare protagonista attivo di storie per le quali è necessario mettersi in viaggio. Il biglietto speciale, che lascia accedere a un viaggio che avviene per mezzo di una macchina del tempo guidata dall’autore stesso, costa quanto il libro e garantisce un’esperienza letteraria intensa ed emozionante. Buon viaggio a ogni lettore e buona scrittura al cosmonauta letterario Carmine Vitale: lo spazio, il tempo e altri corpi letterari dell’infinito attendono solo di essere scoperti. Litoranea offre il miglior biglietto possibile di sola andata verso luoghi immaginari degni di essere scoperti in prima persona.
Segui già la pagina Facebook Il Crivello.it?