Sul territorio del comune di Cesa, nell’Agro aversano, è partita la gara per la realizzazione della pista ciclabile in zona Arena. Dopo l’approvazione del progetto da parte della giunta e del consiglio comunale e dopo l’arrivo del finanziamento da parte del credito sportivo e il superamento di alcune problematiche relative agli espropri, infatti, la procedura di appalto è stata concretamente avviata. Si tratta di una procedura aperta con aggiudicazione secondo il criterio del miglior rapporto qualità/prezzo per l’amministrazione comunale locale. La centrale di committenza è l’Asmel Consortile. L’appalto prevede opere per circa 266mila euro. Il termine ultimo per presentare le offerte è il prossimo 22 luglio.
La zona Arena rappresenta il polmone verde del paese, il luogo dove sono presenti le famose alberate aversane o viti maritate a pioppo del celebre vino Asprinio, alte anche 15 metri, che rappresentano qualcosa non solo di introvabile ma anche di monumentale. Per la loro tutela la Pro Loco di Cesa s’è battuta per anni, riuscendo a far approvare dal Consiglio regionale una norma che ne ha previsto la salvaguardia. Questa è una zona dove tantissimi cittadini sono soliti recarsi anche per praticare sport e, in particolare, la corsa ma è anche il luogo dove, da anni, si tengono una passeggiata ecologica e una manifestazione podistica, organizzata dall’associazione CesaRinasce, divenuta molto importante in ragione dell’elevato numero di partecipanti. Per il nuovo Puc, in questa zona dovrà nascere un Parco Agricolo Urbano. È inoltre prevista una pista ciclabile che interesserà l’intera zona, per un percorso di circa due chilometri, con l’allargamento della sede stradale e architettura finale che sarà compatibile con le caratteristiche dell’area.
Questa gara si aggiunge ad altri progetti avviati di recente dal Comune di Cesa, come l’avvio delle domande per i centri estivi nella scorsa settimana. Le famiglie che hanno bambini con età compresa tra i 3 e 6 anni possono richiedere un contributo per la frequenza pari a 84 euro settimanali, per un massimo di quattro settimane di partecipazione ai servizi/centri estivi. Il massimo importo erogabile, invece, sarà di 336 euro ed è prevista la possibilità di riconoscere il contributo per un numero di settimane superiore a quattro nel caso in cui il costo settimanale sia inferiore a 84 euro. Nel caso in cui, d’altra parte, il costo settimanale sia superiore a 84 euro, il contributo di 336 euro potrà essere utilizzato interamente anche su periodo minimo di tre settimane, da poter spendere sino a settembre.
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