Un gruppo di ricercatori dell’Università di Hong Kong ha recentemente pubblicato un articolo nel Journal of the Science of Food and Agriculture, affermando che la rivoluzione degli imballaggi plastici potrebbe provenire dalla Cina.
Gli esperti si sono concentrati sulla cellulosa batterica, un composto organico con caratteristiche molto interessanti. Tra queste caratteristiche spicca la sua edibilità, che garantirebbe uno smaltimento rapido e non dannoso per la fauna marina, che è una vittima chiave dell’inquinamento causato da materiali tossici.
La cellulosa batterica è un materiale ottenuto attraverso il processo di fermentazione batterica della cellulosa. Questo processo produce una sostanza che può essere modellata e utilizzata come imballaggio. La sua caratteristica principale è che è completamente commestibile e può essere digerita senza causare danni all’ambiente o agli animali marini che ne possono ingerire dei frammenti.
L’utilizzo di imballaggi edibili può avere un impatto significativo nella riduzione dell’inquinamento plastico. Attualmente, i materiali plastici tradizionali impiegano centinaia di anni per degradarsi e rappresentano una minaccia per la fauna marina e l’ecosistema in generale.
Questa ricerca e sviluppo in Cina sta aprendo nuove possibilità per l’industria degli imballaggi. Tuttavia, è importante sottolineare che la transizione verso imballaggi edibili richiede ulteriori studi e test per garantire la sicurezza alimentare e la praticità dell’utilizzo di tali materiali. Ma l’idea di imballaggi che possono essere consumati e quindi eliminati senza lasciare tracce tossiche rappresenta un passo avanti verso una gestione più sostenibile dei rifiuti e la protezione dell’ambiente marino.