La criticità del momento è nota a tutti, così come i suoi pericolosi effetti sulla società che, una volta uscita dall’emergenza, si troverà senza dubbio indebolita e cambiata. La politica, quindi, sente il bisogno – e il dovere – di scendere in campo e cooperare insieme ai cittadini per superare al meglio questo periodo di paure e incertezze. Una coalizione di partiti politici operanti ad Orta di Atella ha diramato un comunicato esprimendo opinioni, proposte e parole di incoraggiamento per i cittadini. Pd, Psi, Movimento 5 stelle, Collettivo città visibile e Ado (Attivisti democratici ortesi) hanno compreso la gravità dell’emergenza e chiamano a gran voce la partecipazione di tutti, dal Governo centrale al singolo cittadino.
“La disperazione è tanta – si legge nel comunicato – l’epidemia da Coronavirus ha acuito, rischiando di farla scoppiare, una situazione già critica”. Il tono è deciso ma allo stesso speranzoso di un risultato positivo, se seguito da uno sforzo di insieme. “Tutti devono fare la propria parte, aiutando, sostenendo, lavorando in sordina e senza smanie di protagonismo, affinché si possa uscire in tempi celeri da una situazione angosciante e sempre più esplosiva. Non smetteremo mai di ringraziare le associazioni di volontariato che per anni hanno sopperito alle carenze di un sistema perennemente in difficoltà”. Tuttavia, molte famiglie stanno subendo un contraccolpo importante e non sono rare le richieste d’aiuto, scaturite dall’esigenza di garantire il minimo indispensabile.
“Non si può far leva esclusivamente sui sodalizi” continua il comunicato, sollecitando aiuti dalle autorità competenti. “Lo Stato, che ad Orta è attualmente rappresentato dalle autorevoli esponenti della terna commissariale, deve far sentire la propria presenza, garantendo celerità e certezza nell’elargizione degli aiuti che arrivano dal Governo centrale”. Quello attuale viene definito il tempo delle responsabilità, ora da parte del singolo che non deve approfittare dell’emergenza per cercare un indebito profitto, ora da parte dello Stato. Aiuti da parte dello Stato che ci sono: “Il Dpcm del 28 marzo prevede una serie di misure economiche da trasferire ai Comuni. Il decreto prevede che una quota, pari all’80 % del totale (320 milioni di euro), sarà girata in proporzione alla popolazione residente di ciascun Comune; il restante è ripartito in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun Comune e il valore medio nazionale”. In sostanza si darà di più ai Comuni dove la povertà è maggiore.
Gli aiuti hanno criteri precisi, che andranno a fare da base per l’equa distribuzione. Alla città di Orta di Atella spetteranno circa 280mila euro, come esclusivi benefici alimentari. Tante famiglie del Comune atellano vivono un forte disagio economico-sociale, e i sodalizi politici chiedono celerità amministrativa e burocratica alla commissari prefettizi. “Coscienti delle difficoltà che affliggono il nostro Comune, chiediamo un maggiore sforzo affinché i nuclei familiari indigenti possano al più presto accedere al bonus spesa. Si chiede infine, di voler comunicare sul sito istituzionale anche un eventuale indirizzo mail, e corrispettivo numero verde a cui poter accedere, oltre a pubblicizzare tutte le locali attività commerciali ove è possibile approvvigionarsi dei beni primari. Se remiamo tutti insieme in una unica direzione, usciremo presto da questo mare di lacrime e sangue. Lo dobbiamo ad Orta e agli ortesi”.
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