La notizia che la Campania presto potesse entrare in zona gialla era ormai nell’aria già da diversi giorni. È di pochi minuti fa, infatti, la decisione del ministro della Salute Roberto Speranza di firmare il decreto ministeriale con il quale, a partire da lunedì 17 gennaio, la nostra regione passerà dunque dalla zona bianca a quella gialla, innalzando così il livello di allerta epidemiologica. La decisione è stata presa dal ministro dopo aver consultato il report redatto dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) alla luce dei dati raccolti questa settimana. Si tratta di una decisione inevitabile visto che i numeri sulla quarta ondata dell’epidemia di Covid-19 nella nostra regione parlano chiaro: i posti letto in terapia intensiva sono infatti occupati per l’11,30% da pazienti contagiati che versano in condizioni gravi mentre i posti letto nei reparti di degenza ordinaria sono occupati per il 37,78% da pazienti positivi al virus del Sars-Cov-2. È utile ricordare che il 70% dei ricoveri ospedalieri riguarda pazienti non vaccinati.
L’Italia si tinge quindi quasi tutta di giallo. L’unica eccezione riguarderà la Valle d’Aosta la quale, a partire da lunedì, entrerà in zona arancione, visto l’aggravarsi della situazione pandemica negli ospedali della regione, dove il sistema sanitario regionale è entrato in forte affanno. Era dalla scorsa primavera che in una regione italiana non scattassero misure d’allerta più alte, mentre sono sempre di più le regioni che corrono il rischio concreto di passare a colori più scuri visto l’aggravarsi della situazione. Per adesso sono solamente cinque le regioni che resteranno in zona bianca, si tratta della Basilicata, del Molise, della Puglia, dell’Umbria e della Sardegna, ma ciò non toglie che i colori possano presto cambiare anche in queste regioni. In quasi tutta la Penisola cresce con costanza l’indice di contagio Rt così come l’incidenza settimanale ogni centomila abitanti. Incremento che dovrebbe continuare per tutto il mese di gennaio, almeno fin quando non sarà superato il picco pandemico, per poi riassestarsi nel mese di febbraio, così come indicato dalle previsioni degli esperti.
Ma cosa cambia adesso che la Campania è in zona gialla? Le differenze e le distinzioni tra le zone colorate, siano esse bianche, gialle, arancioni o rosse sono nel concreto ben poche. Per chi è vaccinato e possiede il green pass in corso di validità non è prevista attualmente alcuna restrizione o limitazione. Dunque nella zona gialla potranno essere svolte tutte le attività che regolarmente si svolgono nella zona bianca. La situazione cambia invece nella zona arancione dove chi non possiede il green pass o il super green pass, e quindi i non vaccinati, non potranno uscire dai propri comuni di residenza se non per motivi di comprovata necessità e non potranno avere accesso ai centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, quelli cioè di maggiore affollamento e affluenza. Resta in ogni caso l’obbligo, in zona gialla, di utilizzare la mascherina FFP2 nonché il possesso del green pass per accedere ai mezzi di trasporto, ai bar, ai ristoranti, ai cinema, ai teatri, alle piscine, alle palestre e ai musei. Fino al 31 gennaio 2022 restano inoltre vietati gli eventi, le feste e i concerti mentre discoteche, locali e sale da ballo rimangono chiuse al pubblico. Per maggiori informazioni e delucidazioni alleghiamo la tabella semplificata, redatta zona per zona, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, su cosa può essere fatto e cosa no (consultabile qui).