L’aumento dei contagi registrato negli ultimi giorni in Campania potrebbe far scattare, già a partire da lunedì prossimo, l’istituzione ufficiale della zona gialla nella nostra regione, sebbene i ricoveri ospedalieri abbiano già superato, da più di una settimana circa, le soglie di allerta stabilite dal ministero della Salute. E mentre gli ospedali si riempiono soprattutto di pazienti che non hanno completato il ciclo vaccinale (secondo l’Istituto Superiore di Sanità si tratterebbe del 70% dei ricoveri), sullo sfondo della quarta ondata della pandemia prosegue l’acceso scontro politico tra il governatore campano Vincenzo De Luca e Palazzo Chigi. Nel corso della consueta diretta Facebook del venerdì il presidente della Regione Campania ha usato parole dure contro le ultime decisioni prese dal Governo valutate come “offensive” e “inaccettabili”. De Luca è infatti tornato sulla decisione, presa dal Tar della Campania, di annullare l’ordinanza regionale che prevedeva la chiusura delle scuole fino al 29 gennaio, puntando il dito contro il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
“Ci siamo trovati di fronte a una posizione incomprensibile e offensiva da parte del Governo nazionale di fronte alle scelte ragionate e ponderate della Regione Campania – ha tuonato De Luca nel corso della diretta streaming – Il Governo ha addirittura impugnato l’ordinanza della Regione sulle scuole alle ore 22:15 di domenica sera pur sapendo che il lunedì dopo gli studenti sarebbero dovuti rientrare in classe. La nostra intenzione – ha proseguito il governatore campano – era quella di darci due settimane di tempo per riorganizzare il ritorno a scuola in piena sicurezza. In Campania sono ben 111 i comuni in cui gli istituti sono rimasti chiusi perché non c’erano le condizioni per tornare nelle aule. Il Governo non sa praticamente nulla e continua a farci perdere tempo in cose inutili”.
Il governatore della Campania non ha risparmiato nemmeno il Presidente del Consiglio Mario Draghi, il quale è stato criticato duramente per le posizioni assunte dall’Esecutivo. “La conferenza stampa di lunedì scorso è stata una sceneggiata per ribadire che in Italia va tutto bene ma sappiamo tutti che non è così – ha affermato De Luca – Dal mio punto di vista è stata una scelta demagogica e inaccettabile. Dal Governo vengono spese solo parole inutili. Da Roma, con ottusità, pensano di governare interi territori e regioni che neanche conoscono. Il Governo parla, la Campania fa i fatti. Basta con queste mezze misure che non portano a nulla. Draghi non ha fatto niente per contrastare la pandemia. Manca inoltre un piano di controllo che verifichi l’effettiva attuazione delle decisioni prese fino a oggi. Ma l’Italia è il Paese dei balocchi dove nessuno controlla niente”.
De Luca fa infine il punto della situazione pandemica in Campania. “Ogni giorno, nella nostra regione – ha spiegato il governatore – ci sono almeno 50-70 nuovi pazienti che hanno bisogno di essere ricoverati negli ospedali. Se i numeri fossero questi, ogni 10 giorni servirebbero almeno 500 nuovi posti letto aggiuntivi. Il nostro dovere – ha proseguito – è quello di garantire la salute dei cittadini. Entro la fine di gennaio dovrebbe verificarsi il nuovo picco pandemico, poi a partire dal prossimo mese i contagi dovrebbero scendere. Bisogna proseguire nelle vaccinazioni, accelerando la campagna vaccinale dei bambini e nella popolazione studentesca. Solo stringendo i denti e facendo il nostro dovere – ha concluso De Luca – entro febbraio ritroveremo una condizione di maggiore serenità e tranquillità”.
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