Sono due gli appuntamenti in programma domani nell’ambito della tredicesima edizione del Napoli Teatro Festival Italia, in una giornata che propone anche l’inaugurazione della sezione dedicata alla letteratura. Il più atteso dagli appassionati è certamente la prima assoluta dello spettacolo Il seme della violenza – The Laramie Project (poi in replica mercoledì) di Moisés Kaufman e del Tectonic Theater Project, con la regia di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia nella traduzione di Emanuele Aldrovandi. L’inizio è previsto alle 21.30 nel Cortile d’Onore di Palazzo Reale. Coprodotto dal Teatro dell’Elfo e dalla fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia in collaborazione col Festival dei Due Mondi di Spoleto, Il seme della violenza – The Laramie Project è un testo di straordinaria profondità, stratificato e toccante, che racconta il caso di Matthew Shepard, uno studente ucciso brutalmente per omofobia nella cittadina del Wyoming citata nel titolo. Ma la messa in scena di Bruni e Frongia riesce ad andare oltre la mera cronaca, rifacendosi direttamente all’esperienza degli autori (Moisés Kaufman e il Tectonic Theater Project) che, poco dopo quell’atroce delitto, trascorsero lunghi mesi proprio a Laramie per intervistare gli abitanti della città. In scena, accanto allo stesso Ferdinando Bruni, recitano anche Margherita Di Rauso, Giuseppe Lanino, Umberto Petranca, Marta Pizzigallo, Luciano Scarpa, Marcela Serli e Francesca Turrini.
La sezione Musica, invece, domani alle 21 propone nel cortile della Reggia di Capodimonte (con ingresso da porta Piccola) lo spettacolo Una persona. Ovvero come Ferdinando scoprì di essere stato Luigi di Roberta Rossi. Sul palco, l’attore Renato Avallone interagisce con sei musicisti: Roberta Rossi (voce), Alessio Toro (viola), Michele Villari (clarinetto), Alessandro Gwis (pianoforte), Guerino Rondolone (basso/contrabbasso) e Andrea Bonioli (batteria). Tutti assieme vanno a comporre la trama di un suggestivo percorso poetico-musicale attraverso la molteplicità dell’animo umano, declinata e testimoniata dai testi di due autori che furono tra loro contemporanei, oltre che poeticamente affini, pur non incontrandosi mai: Fernando Pessoa e Luigi Pirandello. Come di consueto, coloro che non sono riusciti ad acquistare un biglietto d’ingresso potranno seguire gratuitamente lo spettacolo in live streaming su live.napoliteatrofestival.it, sui vari canali di Radio Crc (Radio Crc TargatoItalia, canale 620 del digitale terrestre e sull’app ufficiale) e sulla piattaforma Ecosistema digitale per la cultura della Regione Campania (cultura.regione.campania.it). Il ricavato, come per tutti gli spettacoli della sezione Musica del festival diretto per il quarto anno da Ruggero Cappuccio, sarà devoluto in beneficenza all’Istituto nazionale tumori Fondazione Pascale di Napoli.