Dopo giorni di tensioni e polemiche – che proseguono, soprattutto sui social network, tra schieramenti di genitori disposti sui fronti opposti della chiusura e della riapertura – la Regione Campania s’adegua alle decisioni di questi giorni del Tribunale amministrativo regionale che aveva accolto i ricorsi contro la sospensione della didattica in presenza nelle scuole campane e disposto il ritorno in aula, prima per gli studenti delle scuole medie e poi, oggi, per quelli delle superiori. Così, con l’ordinanza 3/2021, il presidente Vincenzo De Luca dispone la ripresa delle attività in presenza nelle scuole secondarie inferiori e superiori, nel primo caso già da lunedì, nel secondo dal 1 febbraio, proprio come indicato anche dal Tar Campania.
Nello specifico, si legge nell’prdonanza, “le scuole secondarie di primo grado (medie) riapriranno in presenza lunedì 25 gennaio 2021, salve diverse valutazioni di competenza dei sindaci o dei dirigenti scolastici“, che comunque dovranno “certificare la sussistenza delle condizioni e requisiti di sicurezza sanitaria prescritti dal vigente Piano di sicurezza per la ripresa delle attività della scuola, oltre ai requisiti di sicurezza generale. Si dispone inoltre lo svolgimento – prosegue il testo – di attività di monitoraggio e di screening sul personale della scuola e sugli alunni delle classi o plessi interessati da casi di contagio, a cura delle Asl e dei medici di medicina generale. Rimane a cura delle Asl anche il controllo del rispetto dei protocolli di sicurezza nelle scuole“.
Per quel che riguarda, invece, le scuole secondarie di secondo grado (cioè le superiori), la Regione “dispone la ripresa in presenza a partire da lunedì 1 febbraio 2021, salve diverse valutazioni di competenza dei sindaci o dei dirigenti scolastici“. L’ordinanza demanda ai singoli dirigenti scolastici il compito di individuare la percentuale di studenti in presenza, compresa tra il 50 e il 75 per cento, con espressa raccomandazione ad adottare un criterio prudenziale, al fine di minimizzare i possibili contagi. “Si dettano inoltre disposizioni – fanno sapere dall’Unità di crisi regionale – per l’attivazione di servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale, per consentire un maggiore distanziamento a bordo dei mezzi, e per il coinvolgimento della protezione civile presso i plessi e le stazioni a maggiore rischio di assembramento per scongiurare condotte contrarie alle misure di sicurezza sanitaria vigenti“. L’ordinanza, infine, contiene anche un’espressa raccomandazione rivolta ai rettori delle varie università campane di continuare a privilegiare i piani di didattica a distanza, al fine di contenere il più possibile i rischi di contagio da Covid-19.
Nel suo consueto video del venerdì in diretta su Facebook, peraltro, De Luca aveva ribadito che quanto deciso in settimana dal Tar era comunque ciò che la Regione aveva già deciso di attuare, semplicemente con un minimo di cautela in più, con “l’obiettivo di scavalcare il mese di gennaio, perché – aveva precisato – avevamo il dovere di verificare se l’epidemia, a tre settimane dal periodo festivo di Natale e Capodanno, riprendeva vigore o si manteneva in proporzioni controllabili“.

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