Sono numerosi gli appelli lanciati in questi giorno al neonato governo Draghi da parte del mondo del lavoro e dell’impresa, affinché il nuovo esecutivo prenda provvedimenti rapidi ed efficaci che permettano di uscire al più presto dalla crisi economica. L’ultimo in ordine di tempo, ma non meno importante, è quello lanciato da Confedercontribuenti per voce del presidente nazionale Carmelo Finocchiaro, che chiede impegni concreti per tutelare in egual misura le imprese e i contribuenti italiani e rilanciare l’economia italiana gravemente danneggiata dalla pandemia.
“Serve una risposta seria e determinata da parte del nuovo governo per far uscire le imprese dalla crisi pandemica e affinché si creino le condizioni per una vera ripartenza”, esordisce il presidente dell’associazione di categoria, per poi proseguire: “Ci aspettiamo che Draghi prenda impegni precisi, indicando fin da subito le proposte e i programmi per permettere alle imprese e ai contribuenti di poter superare l’attuale situazione di stallo”. Finocchiaro chiede, inoltre, un impegno pubblico anche da parte del neoministro dell’Economia, Daniele Franco: “Dal ministero dell’Economia ci aspettiamo segnali incisivi per affrontare i temi che gravano sui contribuenti. Chiediamo al ministro di attivarsi fin da subito per rinviare a giugno le notifiche delle cartelle esattoriali e gli atti dell’Agenzia delle entrate. Serve varare l’immediata rottamazione con modalità di rateizzazione che non ecceda di oltre il quinto del reddito del contribuente. Per i cittadini meno abbienti e che versano in difficoltà economica e finanziaria bisogna valutare anche il saldo oppure lo stralcio esattoriale”.
Il presidente di Confedercontribuenti ha dunque le idee chiare su quali debbano essere le misure da adottare a sostegno dei contribuenti italiani per poter uscire dalla crisi. Finocchiaro pertanto conclude: “Chiediamo al governo di bloccare le aste giudiziarie, le azioni esecutive e il mercato invasivo dei crediti deteriorati. Lo stesso Recovery fund dovrà essere utilizzato per garantire la ripartenza della piccola e media impresa, vero motore produttivo del Paese. Ora più che mai è necessario che il Governo ridia fiato e prospettive all’economia italiana attraverso un piano di sviluppo concreto ed efficace”.

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