Questa è la storia di un ritorno. La ritornata (arminuta, in dialetto abruzzese) è una tredicenne che si ritroverà con una valigia in una mano e una borsa piena di scarpe nell’altra a bussare a una porta sconosciuta. Da quel momento la sua vita cambierà totalmente: perderà tutte le certezze che aveva acquisito riguardo alla vita agiata che conduceva, agli affetti stabili su cui credeva di poter contare e, soprattutto, alla sua identità.
La storia è narrata in prima persona dalla protagonista, il cui nome non viene mai citato, in una sequenza di capitoli brevi che si lasciano leggere con facilità l’uno dopo l’altro. Il dialetto viene utilizzato per sottolineare il passaggio dalla sua prima famiglia, composta da due genitori amorevoli, alla seconda, con una madre e un padre incapaci di comunicare e un numero indefinito di fratelli.