Continua con un altro appuntamento di notevole interesse la rassegna AstraDoc -Viaggio nel Cinema del Reale, in programmazione come ogni venerdì al cinema Academy Astra di Napoli. Dopo le proiezioni di La scomparsa di mia madre e Selfie, il regista partenopeo Giuseppe Carrieri presenterà il suo lavoro più recente dal titolo Le Metamorfosi. Il film vanta la voce narrante di Marco D’Amore e la produzione della Natia Docufilm, in collaborazione con l’Università Iulm di Milano e Rai Cinema. La serata, organizzata da Arci Movie, Parallelo 41 Produzioni, Coinor e Università Federico II, si svolgerà venerdì 31 gennaio a partire dalle ore 20.30 e vedrà come ospiti d’eccezione lo stesso Carrieri, che interagirà con il pubblico assieme al cast del film.
Napoli e la Campania intera si trasformano in un paesaggio post-apocalittico, in cui le linee di demarcazione tra realtà e fantasia sono sfocate e diventano il perfetto percorso per un viaggio onirico. Il tutto è guidato dai testi de Le Metamorfosi di Ovidio, tradotti dal latino al napoletano antico e interpretati dalla voce di D’Amore. A Napoli è tornata la peste: come nelle più tristi pagine dei libri di storia, la città è irriconoscibile, deserta, vuota nella popolazione e nello spirito. Tra le rovine di ciò che rimane della città, una bambina rom trova rifugio nel corpo di una balena radioattiva. Nella corsa verso un’immaginaria montagna di zucchero, la bambina sogna di subire delle metamorfosi, prendendo le sembianze di persone che non fanno più parte di quel mondo: un pescatore di Sarno malato di cancro e un giovane emigrante costretto a gettare sua moglie in mare.
Nella docu-fiaba di Carrieri realtà e finzione si intrecciano, quasi si confondono l’una nell’altra. La realtà di Napoli e dei suoi luoghi viene a essere sfondo di esempi di fantasia onirica, nei quali la bimba assume sembianze diverse, assorbe storie e vive esperienze non sue. A collegare questi due elementi c’è la voce di Marco D’Amore, nella trasposizione in napoletano antico dei testi dell’opera di Ovidio, incentrata sul tema delle metamorfosi.
Giuseppe Carrieri, regista, produttore e docente universitario, nasce a Napoli nel 1985. Nel 2009 fa il suo esordio alla regia con un cortometraggio girato in India, con attori non professionisti, mentre nel 2013 gira il documentario In utero Srebrenica, che gli vale la candidatura al David di Donatello. Nel 2015 fonda la casa di produzione Natia Docufilm e dallo stesso anno collabora con emittenti televisive e Ong per la produzione di documentari. È docente di regia avanzata all’Università Iulm di Milano e di cinema documentario presso il Centro Sperimentale di Cinematografia.
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