Anche a Pasqua ecco i consigli di lettura al tempo della “quarantena”, che preparo ogni domenica nell’ambito della mia rubrica Terza pagina 2.0 per cercare di rendere più gradevoli e interessanti le ore che ciascuno di noi è costretto a trascorrere in casa, in questo periodo così complicato. Le proposte di questa settimana sono, però, un po’ particolari perché si riferiscono alla produzione di un unico autore, a mio avviso imprescindibile non soltanto per chi è appassionato di narrativa fantastica, perché Valerio Evangelisti – sto parlando di lui – è davvero un grande scrittore al di là dei confini tra generi, oltre che un intellettuale rigoroso, dal pensiero originale e dal notevole acume analitico.
Nato a Bologna nel 1952, dopo avere pubblicato vari saggi di storia, s’è dedicato interamente alla narrativa. Nel 1994 è uscito il suo primo romanzo, Nicolas Eymerich, inquisitore, vincitore del premio Urania. Ne sono seguiti molti altri, tradotti in una quindicina di lingue e in tre continenti. Tra gli altri, vanno segnalati almeno quelli del Ciclo di Pantera, della Trilogia americana, della Trilogia dei pirati, di quella su Magus, dei cicli storici sul Messico e sul “sole dell’avvenire”. Evangelisti, però, è autore anche di sceneggiature per il cinema e la televisione grazie alle quali ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti. In veste di saggista, inoltre, ha scritto alcune notevoli raccolte di saggi per la casa editrice napoletana L’ancora del Mediterraneo (Alla periferia di Alphaville, Sotto gli occhi di tutti. Ritorno ad Aplhaville e Distruggere Alphaville) ed è fondatore e direttore editoriale della e-zine letteraria Carmilla (www.carmillaonline.com). Il suo seguitissimo sito è www.eymerich.com.
Il sessantasettenne autore bolognese è certamente, come detto, uno tra gli scrittori italiani più noti, tradotti e amati a livello internazionale. E il merito di ciò va, senz’altro, alla sua creazione letteraria più celebre, una tra le più straordinarie (e longeve) saghe fantastiche mai concepite in Europa: quella dell’inquisitore catalano Nicolas Eymerich, coltissima e coinvolgente come poche altre, capace di fondere l’accuratezza della ricostruzione storica del tardo Medioevo con la visionarietà estrema di futuri distopici capaci di dirci tanto – come sempre fa la grande fantascienza – sul nostro presente.
Creato a partire dalla figura storica di un vero inquisitore trecentesco, Nicolas Eymerich è un personaggio complesso, un “antieroe” capace di emanare tutto il fascino dei grandi villains della letteratura, ma con un aspetto in più, perché combatte contemporaneamente contro il Nemico, Satana, e contro se stesso. Intelligentissimo e spietato, arguto, coraggioso ma pieno di fobie, sempre pronto a sconfiggere demoni e mostri ma anche a sterminare chiunque si opponga al suo fondamentalismo, è certamente il personaggio più originale della narrativa fantastica italiana. Ma, soprattutto, Eymerich è l’incarnazione di quel potere in grado di omologare, reprimere e distruggere e, nei romanzi del ciclo, la sua ombra oscura si proietta nel tempo, attraverso i millenni, facendone una sorta di Alfa e Omega della civiltà umana. I tredici romanzi della sua lunga saga sono stati raccolti a fine 2019 da Mondadori in tre spettacolari volumoni nel formato Titan Edition, con cura e introduzione di Alberto Sebastiani, che tra l’altro contestualizza ottimamente l’importanza del personaggio Eymerich nel panorama della letteratura fantastica italiana e internazionale.
Sempre negli Oscar Fantastica, è stato recentemente ristampato in solitaria anche un titolo “mitico” come Metallo urlante, primo capitolo di un ciclo che prosegue poi con gli altri due romanzi Black Flag e Antracite e che rappresenta uno straordinario crocevia di storie, personaggi e scenari capace di intrecciare la saga di Eymerich con quella di Pantera. Costui è un pistolero mezzosangue e mezzo stregone in un Far West texano che, attraverso i fiumi del tempo, s’intreccia con le vicende dei superstiti di una tribù di indios brasiliani capaci di evocare spiriti perduti e con una New Orleans futura divisa dalla guerra perenne tra bianchi cristiani e neri musulmani. A fare da filo conduttore tra queste storie è il metallo, inteso da Evangelisti come metafora della trasformazione dell’umano in inumano, con in sottofondo un potere freddo e disumano proprio come la mente gelida di Eymerich, alla quale l’autore bolognese contrappone gli umiliati e offesi della storia, quei ribelli istintivi e irrazionali, destinati, forse, a soccombere, ma in ogni caso decisi a tentare in tutti i modi di squarciare l’osceno metallo capace, come il potere totalitario, di disumanizzare il mondo.
– Valerio Evangelisti, Eymerich – Libro uno, Oscar Mondadori Fantastica – Titan Edition, 2019 (924 pagine, 28 euro).
– Valerio Evangelisti, Eymerich – Libro due, Oscar Mondadori Fantastica – Titan Edition, 2019 (876 pagine, 28 euro).
– Valerio Evangelisti, Eymerich – Libro tre, Oscar Mondadori Fantastica – Titan Edition, 2019 (876 pagine, 28 euro).
– Valerio Evangelisti, Metallo urlante, Oscar Mondadori Fantastica, 2019 (252 pagine, 13 euro).