Terzo appuntamento domenicale con i consigli di lettura al tempo della “quarantena”, che preparo ogni settimana nell’ambito della mia rubrica Terza pagina 2.0, con l’obiettivo e la speranza di riuscire a dare un piccolo contributo per rendere più interessanti le ore che ciascuno di noi è costretto a trascorrere in casa, in questo periodo così complesso. Ecco, dunque, le proposte di questa settimana, con ampio spazio come al solito anche al fumetto.
– Gipi, Momenti straordinari con applausi finti, Coconino Press / Fandango, 2019 (176 pagine, 24 euro).
L’opera più recente di colui che, a mio avviso, è il più importante fumettista italiano contemporaneo è un racconto che, come sempre sa fare Gipi, riesce a partire dal dato autobiografico per diventare universale e toccare il cuore e i sensi del lettore con straordinaria intensità, lasciandolo al tempo stesso a bocca aperta per una proposta grafica che riesce a essere sempre più complessa e raffinata senza mai perdere di immediatezza e forza comunicativa. Con la storia di quest’uomo abituato a far ridere il suo pubblico per lavoro, ma che si ritrova muto e smarrito al capezzale della mamma, il grande artista di origini pisane riporta in superficie autentici grumi di memoria che riguardano le vite di ciascuno di noi, calandoci tutti (e calandosi lui per primo) in una sorta di indefinita zona del crepuscolo, resa ancora più spaesante dalla sovrapposizione dei piani temporali, dei generi narrativi e degli stili di disegno. Il risultato è notevole e conferma la caratura assoluta di un autore che andrebbe letto in toto (nel catalogo Coconino Press c’è la sua produzione completa). Peraltro, da artista multimediale come pochi altri oggi in Italia, Gipi ha reso disponibile gratis su Youtube, d’accordo col produttore Fandango, il suo secondo film da regista, Il ragazzo più felice del mondo, visibile a questo link. Ed è un altro bel modo per trascorrere le nostre giornate chiusi in casa al tempo del Coronavirus.
– Joe Abercrombie, La prima legge. Trilogia, Mondadori (Oscar Fantastica), 2019 (1.152 pagine, 28 euro).
Il quarantacinquenne inglese Joe Abercrombie è certamente il nome di punta della letteratura fantasy contemporanea, da lui portata su sentieri originali e persino eversivi, nei quali è possibile imbattersi nei fantasmi tolkieniani bagnati nelle acque scure del noir hollywoodiano, col realismo estremo alla Martin (Il trono di spade) che si fonde con un’ironia post-moderna capace di evocare certo citazionismo tarantiniano. La monumentale trilogia della Prima legge (composta dai romanzi Il richiamo delle spade, Non prima che siano impiccati e L’ultima ragione dei re, già editi in Italia da Gargoyle Books, come gli altri titoli della saga), riproposta integralmente da Mondadori in una Titan Edition in volume unico nella sempre più interessante collana degli Oscar Fantastica, è il capolavoro dello scrittore originario di Leicester, nonché un autentico caposaldo della narrativa fantastica contemporanea. Intorno a personaggi indimenticabili come Logen Novedita, Glokta l’Inquisitore, Jezal dan Luthar, il maggiore West, la misteriosa Ferro Maljinn e tanti altri, infatti, Abercrombie costruisce un grandioso affresco epico, che alterna sapientemente pathos e umorismo nero, intrecci politici e battaglie brutali e sanguinarie, orrori e derive imperiali, sortilegi e tecnologia, in un affascinante e coinvolgente ibrido letterario dall’inusitata potenza narrativa e straordinariamente immersivo.
– Tanino Liberatore, Frammenti di caos. Tutte le storie, Comicon Edizioni, 2019 (264 pagine, 24 euro).
Dopo il successo dell’edizione definitiva della sua serie di culto Ranxerox, Comicon Edizioni omaggia il grande Tanino Liberatore con un altro imperdibile volume che, stavolta, raccoglie per la prima volta in Italia tutte le storie brevi disegnate dal “Michelangelo dei fumetti” (com’è soprannominato l’artista abruzzese, per la sua stupefacente perizia tecnica e la vena visionaria), a partire da quelle, oggi introvabili, realizzate intorno alla metà degli anni Settanta. La raccolta è commentata dallo stesso Liberatore, che introduce da par suo ogni storia, restituendone al lettore quel gusto dell’eccesso e dello shock visivo e narrativo capace di rimandare a un’epoca fatta di riviste italiane e internazionali poi entrate nella storia della cultura popolare novecentesca, come Il Male, Cannibale, Frigidaire, L’Écho de Savanes, El Vibora, Hustler. Questo indimenticabile viaggio attraverso gli annali del fumetto d’autore più underground e a modo suo “politico” si conclude con una storia ancora inedita in Italia, sceneggiata da Jean-David Morvan e pubblicata per la prima volta sulle pagine di un altro cult magazine come Heavy Metal. Il prezioso volume su Liberatore – disponibile anche in un’edizione cartonata limitata per collezionisti da 59 euro, su imitlin rossa e cartiglio, con tiratura di 300 copie e affiche autografata dall’autore – arricchisce ulteriormente il catalogo di pregio di Comicon Edizioni, realtà editoriale che è diretta emanazione del salone internazionale del fumetto di Napoli. Tra le proposte librarie comiconiane di maggiore interesse per gli appassionati, vanno certamente segnalate quelle di autentici giganti della nona arte come Robert Crumb, Moebius, Gilbert Shelton, anche se la scelta è davvero molto ampia.
– Mark Fisher, Il nostro desiderio è senza nome, minimum fax, 2020 (400 pagine, 20 euro).
Mark Fisher è stato uno scrittore, critico musicale e culturale, filosofo e attivista britannico tra i più acuti e lucidamente preveggenti nell’indagine politico-sociologica della società contemporanea, in particolar modo – partendo dal dettato foucaultiano – per quanto riguarda le derive del capitalismo e la mercificazione della pop culture globale. Morto suicida a 48 anni il 13 gennaio 2017, dopo una lunga lotta contro la depressione, reso celebre dal suo fondamentale saggio Realismo capitalista (tradotto in Italia da Nero Editions), Fisher era diventato una voce teorica molto ascoltata e influente fin dagli scritti pubblicati sul suo leggendario blog K-Punk, del quale questo volume costituisce la prima raccolta italiana, integrata anche con interventi apparsi su giornali e riviste. Tra i saggi proposti, peraltro, c’è anche quel Comunismo acido, che avrebbe dovuto fungere da introduzione al nuovo progetto dell’autore, la cui visione emerge lucida tra queste pagine, con sguardo spesso rivolto agli anni Settanta del Novecento per parlare agli anni Dieci, denunciandone le tante aberrazioni: il nuovo assetto di un mondo del lavoro sempre più atomizzato, pervasivo e precario; la piaga sempre più diffusa e dilagante della malattia mentale; il progressivo smantellamento del welfare; i pericoli della Brexit e del terrorismo; puntando sempre, però, a una possibile via d’uscita dall’ormai onnipresente realismo capitalista che domina le nostre esistenze. Di Fisher, l’editore minimum fax ha tradotto di recente anche Spettri della mia vita. Scritti su depressione, hauntologia e futuri perduti e The Weird and the Eerie. Lo strano e l’inquietante nel mondo contemporaneo, altrettanto belli, importanti e consigliati.
– Gianmarco Fumasoli e Francesco Dossena, Geppetto. Storia di un padre, Bugs Comics, 2019 (48 pagine, 14.90 euro).
Negli stessi mesi che hanno visto l’arrivo nei cinema del Pinocchio di Matteo Garrone, l’ottima factory indipendente Bugs Comics inaugura la sua collana di graphic novel con questa riuscita rilettura dell’immortale fiaba del burattino di Carlo Collodi tutta a tinte horror, com’è nella tradizione della casa editrice. Ai testi c’è un bravo sceneggiatore come Gianmarco Fumasoli, che tratteggia un Geppetto fiaccato dagli anni e dalla povertà, impegnato a sopravvivere più che a vivere davvero, con l’unico conforto che gli deriva dall’amore incondizionato verso le sue marionette. Gli evocativi e inquietanti disegni di Francesco Dossena, ulteriormente esaltati dai colori di Francesco Segala, contribuiscono a costruire una sorta di incubo espressionista dal taglio fortemente cinematografico nel ritmo della narrazione e nella costruzione di tavole che, in alcuni casi, sembrano rimandare direttamente a classici della settima arte più oscura e perturbante come, per esempio, Il gabinetto del dottor Caligari (a proposito di Espressionismo, quello tedesco). Il Geppetto di Fumasoli e Dossena ha nel terribile Mangiafuoco una nemesi capace di tenerlo in perenne stato di sudditanza psicologica, dalla quale l’omino riesce a emergere proprio grazie all’amore verso Pinocchio, fino a trovare il coraggio di ribellarsi per tentare di riconquistare la propria dignità. Con questo Geppetto, la Bugs Comics conferma il suo momento d’oro, dopo il lancio, nei mesi scorsi, del primo albo mensile per il mercato delle edicole, l’interessante horror bonelliano Samuel Stern, giunto al quinto numero, La fine della coscienza, appena uscito e disponibile perché quei punti vendita, a differenza delle librerie, sono regolarmente aperti.
– Yassin al-Haj Saleh (a cura di), Diario di Samira al-Khalil. Parole dall’assedio, MReditori, 2019 (146 pagine, 12 euro).
Samira al-Khalil è un’attivista siriana che, nel dicembre 2013, è stata sequestrata dall’Isis assieme ad altri tre suoi compagni, mentre era impegnata nella sua attività militante a favore delle donne e degli uomini assediati da un conflitto tra i più sanguinosi e torbidi della storia contemporanea. Da quel giorno, di Samira – che già in passato aveva trascorso ben quattro anni in carcere per la sua lotta contro il regime – non s’è saputo più nulla. Così, gli amici e il marito (che ha curato il libro) hanno pensato di raccogliere i suoi scritti per contribuire a diffondere in giro per il mondo il suo straordinario racconto dall’interno di un vero e proprio inferno in terra, nel quale donne, bambini, uomini di tutte le età sono costretti da anni a vivere assediati dal regime siriano e dai gruppi islamisti, con le potenze mondiali che, in nome degli equilibri geo-politici e dei loro interessi economici, hanno preferito spesso voltarsi dall’altra parte. Quelli di Samira non sono testi nati per la pubblicazione, ma parole semplici, crude, spesso dettate dall’urgenza del momento e dalla necessità di far percepire all’esterno ciò che le ribolliva nell’animo. E proprio questo li rende ancora più “veri”, perché concepiti dall’autrice magari semplicemente per liberarsi dalle atrocità quotidiane o per esorcizzare il mostro della guerra, o ancora per offrire un barlume di speranza a sé e alle tante donne aiutate negli anni dalla sua associazione. Alla piccola e agguerrita casa editrice indipendente MReditori va riconosciuto, dunque, il grande merito di aver proposto ai lettori italiani uno sguardo diverso sulla questione siriana, tra quelle certamente decisive per la contemporaneità, al di là delle narrazioni ufficiali spesso depurate del senso autentico di quegli orrori quotidiani e poco interessate a farci conoscere, per esempio, ciò che può accadere all’interno di un luogo assediato e martoriato dalle incursioni aeree e dalle armi chimiche.
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