Negli ultimi giorni, i già numerosi controlli delle forze dell’ordine si sono fatti ancora più intensi, soprattutto per la concomitanza delle festività pasquali. A livello generale, sembra che la Campania tutta abbia fatto un buon lavoro nel rispettare le norme anticontagio, ma non sono mancati sparuti episodi di inottemperanza di cittadini sanzionati che, per quanto esigui e non caratterizzati da reati gravi, rischiano sempre di peggiorare l’emergenza sanitaria. Gli agenti del commissariato di polizia di Stato di Maddaloni, in occasione dei servizi predisposti nei giorni scorsi per garantire il rispetto delle norme, hanno acquisito un gran numero di autocertificazioni e hanno anche comminato sanzioni amministrative ad alcuni trasgressori.
In particolare, all’interno di operazioni di pattugliamento di una zona periferica del Comune casertano di Maddaloni, nei pressi di una traversa di via Viviani, gli agenti di polizia hanno sorpreso un gruppetto di cinque ragazzi, poi sanzionati, che stavano palesemente contravvenendo alle prescrizioni. Tra chiacchiere, scherzi e perfino abbracci, avevano creato un assembramento senza rispettare l’ormai celeberrima distanza di sicurezza. La gravità del comportamenti dei giovani non è tanto da ricercare nell’assembramento, che pure costituisce un pericolo, quanto nella risposta alla richiesta di giustificazioni degli agenti: secondo il loro punto di vista, i cinque giovani non stavano assumendo nessun comportamento illecito. Gli agenti, redarguiti i giovani, hanno proceduto alle sanzioni, elevando una multa di quattrocento euro a ognuno, ai sensi dell’articolo 4 del decreto legge numero 19 del 25 marzo. Tra i ragazzi c’era anche un minorenne, di quindici anni, il cui padre è stato quindi convocato sul posto.