Una società frenetica come quella attuale ha modificato le abitudini quotidiane, rendendo momenti come anche pranzi o cene una corsa contro il tempo che scorre inevitabilmente. Se in settimana gli impegni lavorativi scandiscono i ritmi giornalieri, anche quando si ha tempo in più per rilassarsi e godere di un buon pasto in tranquillità si finisce per applicare le abitudini errate acquisite. Statistiche dimostrano come si mangi sempre più velocemente incorrendo anche in spiacevoli conseguenze. Basta osservare anche i vicini di tavolo ad un ristorante per notare come spesso un pasto sembra tramutarsi in una gara a tempo. Il risultato ? Oltre a non aver assaporato il cibo spesso ci si alza da tavola con fastidiosi mal di pancia e un grande senso di pesantezza.
Tali spiacevoli effetti possono talvolta prolungarsi per diversi giorni ed anche aggravarsi al punto da diventare un vero e proprio fattore limitate nello svolgimento di altre attività. Mangiare lentamente è fondamentale nel migliorare la digestione che difatti inizia già dalla bocca. Masticare bene il cibo facilita poi il lavoro che lo stomaco dovrà svolgere mentre mangiare velocemente non masticando correttamente fa sì che il lavoro non solo sia maggiore ma venga anche inevitabilmente introdotta nello stomaco una grande quantità di aria, causa poi del gonfiore addominale.
Mangiare lentamente favorisce anche la perdita di peso per diverse ragioni, ad esempio: in primo luogo poiché assaporando meglio il cibo si eviterà di assumerne di più per prolungare la sensazione di piacere che esso dà, in secondo luogo perché non si dà il tempo al cervello di recepire i segnali di sazietà, infatti occorrono almeno 20 minuti, contati a partire da quando di inizia a mangiare, per far si che l’organismo comprenda se si è sazi oppure no. Tutto si traduce in una minore assunzione di cibo, nei tempi giusti e nelle giuste modalità di masticazione e digestione: si ingrassa difficilmente e per contro si dimagrisce più facilmente.
Ma come si può capire se si mangia correttamente e qualora così non fosse come si modificano abitudini radicate? Basterà qualche piccolo accorgimento nei primi tempi per rieducarsi a tavola.
Ecco alcuni consigli:
- prestare attenzione a quanto tempo si impiega per consumare un pasto (devono passare almeno 20-30 minuti)
- masticare lentamente almeno 25 volte ogni boccone
- mangiare con la mano non dominante così da avere più difficoltà ed impiegare più tempo
- di tanto in tanto fermarsi durante il pasto
- divertirsi ad assaporare e percepire ogni ingrediente che compone il piatto
- non arrivare a tavola affamati ma suddividere correttamente le calorie introdotte durante la giornata in almeno cinque pasti
- se proprio si vuol fare a gara con i propri compagni di tavola proclamare vincitore chi finisce per ultimo.
Come in ogni caso gli eccessi non sono salutari quindi è bene prendere questi consigli unicamente come un input a nutrirsi correttamente.