Il Mann al decimo posto nella Top30 dei musei statali. La classifica, pubblicata dal ministero dei Beni culturali, si basa sul numero di visitatori che ciascun istituto ha avuto nel 2019, indicando anche gli scostamenti rispetto all’anno precedente.
Un risultato importante e mai riscontrato sinora, che fa felice il direttore Paolo Giulierini. “Per la prima volta il Museo archeologico nazionale di Napoli entra nella top ten dei siti museali italiani per numero di visitatori, oltre 670 mila, figurando al decimo posto della classifica diffusa dal Mibact. Siamo il primo museo interamente dedicato all’archeologia classica, custode quindi della nostra storia, quarti tra i musei italiani con sede unica, con un aumento del 9% negli ingressi che ci ha consentito di scalare una posizione rispetto all’anno precedente. E’ una grande soddisfazione per tutta la squadra del Mann, che voglio condividere con la città”.
Giulierini indica questo risultato come punto di partenza per il futuro. “Il nostro obiettivo era quello di essere un cantiere culturale dove vivere ogni giorno, un museo per Napoli nel senso più moderno e inclusivo, non un monumento dove si possono ammirare, magari frettolosamente, opere d’arte. I numeri che ci hanno premiato confermano quindi che questa strada è giusta e che dobbiamo continuare a lavorare in tal senso. Così come è importante ricordare che i tesori del Mann e di Napoli nel mondo sono stati ammirati da 4 milioni di persone solo nel corso dello scorso anno e il videogame che invita a visitare il Mann è stato scaricato oltre 4 milioni di volte”.
Imminente l’inizio della grande stagione espositiva del 2020. Venerdì prossimo si inaugura la mostra “Lascaux 3.0“, mentre dal 16 marzo sarà in programma “Gli Etruschi al Mann” e, dall’8 aprile, sarà possibile ammirare i tesori del percorso su “I Gladiatori”.
Continua anche il restyling delle collezioni permanenti del museo. Dal 28 febbraio riaprirà al pubblico la collezione “Preistoria e Protostoria”, così come, dal 19 febbraio, saranno presentati i nuovi allestimenti delle sezioni sugli oggetti della vita quotidiana di Pompei, mentre dal 4 marzo sarà la volta degli affreschi.
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