Con 184 voti a favore, 122 contrari e due astenuti l’Aula della Camera approva la nota di variazioni al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario2023 e il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025. Il testo, che deve essere approvato definitivamente entro il 31 dicembre per evitare l’esercizio provvisorio, passa ora all’esame del Senato per la seconda lettura.
La seduta notturna a Montecitorio, dopo che il governo aveva incassato la fiducia con 221 voti favorevoli e 152 contrari, è stata impegnata quasi totalmente per l’esame degli ordini del giorno alla manovra. Diversi i temi toccati dagli ordini del giorno, dalla Sanità a opzione donna alle pensioni, alcuni molto divisivi. Poi, quasi a giorno fatto, si è passati alle dichiarazioni di voto.
“Ore 6.46, abbiamo appena approvato la Legge di Bilancio che passa ora al Senato. A dispetto dei detrattori abbiamo allestito una manovra da 35 miliardi dedicata alla crescita e alla necessità di mettere in sicurezza imprese e famiglie alle prese col caro energia”, dice Nazario Pagano, presidente della commissione I della Camera. “Come presidente della Commissione Affari Costituzionali, e come esponente di Forza Italia, sono particolarmente soddisfatto dell’aumento delle pensioni minime – il nostro obiettivo di legislatura rimane quello di portarle a mille euro e manterremo questo impegno – e della decontribuzione per chi assume giovani lavoratori. Tra le misure a sostegno del Sud anche la proroga all’esercizio 2023 del credito di imposta per investimenti in ricerca e sviluppo in favore di imprese che lavorano anche nella nostra regione” continua Pagano. “Iniziative per un’Italia che, dopo crisi economica e pandemica, si rimette in piedi e ricomincia a crescere guardando al futuro” prosegue Pagano.
“È come in aereo, quando c’è un po’ di turbolenza l’importante è atterrare“, ha affermato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, commentando l’iter della manovra. “Sono stanchi anche loro, hanno lavorato tanto“, ha poi aggiunto riferendosi ai tecnici della Ragioneria dello Stato.