L’intervento tempestivo dei carabinieri ha scongiurato che una rapina ordita da un gruppo di criminali a Marcianise, in provincia di Caserta, potesse concludersi con un epilogo ben più grave visto l’utilizzo, da parte dei rapinatori, di un pericoloso fucile a canne mozze pronto a sparare per mettere a segno il colpo. I militari della locale compagnia hanno pertanto arrestato nella giornata di ieri quattro delinquenti i quali dovranno rispondere ora dei gravi reati di tentata rapina a mano armata, ricettazione, porto abusivo di fucile semiautomatico calibro dodici a canne mozze e con matricola abrasa, resistenza a pubblico ufficiale e dulcis in fundo per lesioni personali. In manette sono così finiti due uomini, un ventottenne e un ventiduenne del posto, quest’ultimo sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, assieme a un trentatreenne di Afragola e a un diciassettenne di Cardito, in provincia di Napoli.
La banda dei quattro rapinatori era pronta a fare irruzione all’interno di un negozio di telefonia e videogiochi situato in via Michele Lener, nel centro storico di Marcianise, armati di fucile a canne mozze e con il volto coperto da passamontagna per non farsi riconoscere. Giunti nei pressi dell’obiettivo della rapina a bordo di un Fiat Fiorino rubato, i malviventi sono stati intercettati dai carabinieri dopo la segnalazione pervenuta al 112 di un veicolo sospetto parcheggiato a poca distanza dall’esercizio commerciale. I militari sono così intervenuti tempestivamente, sorprendendo i criminali mentre erano ancora seduti a bordo del furgone in attesa che arrivasse il momento giusto per compiere il colpo. Una volta avvistata la volante dei carabinieri i rapinatori, nel tentativo non riuscito svignarsela, hanno provato a scappare a piedi lungo le strade del centro storico della città casertana ma sono stati bloccati e ammanettati prima di farla franca.
A seguito delle perquisizioni personali e veicolari i militari dell’Arma dei carabinieri hanno così rinvenuto e sequestrato un fucile a canne mozze con colpo in canna pronto a sparare, caricato con due cartucce del calibro di dodici millimetri, oltre a diversi guanti, alcuni berretti e dei passamontagna. Tre degli arrestati sono stati così condotti presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere mentre il quarto componente della banda, il diciassettenne di Cardito, è stato trasferito presso il centro di prima accoglienza minorile “Colli Aminei” di Napoli. Uno dei criminali, in seguito alle indagini incrociate condotte dagli investigatori sul suo conto, è risultato anche percettore del reddito di cittadinanza.
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