Tre ragazzini minorenni sorpresi a circolare tranquillamente nel traffico cittadino a bordo di un’auto rubata. È l’incredibile storia che arriva da Marigliano, nella città metropolitana di Napoli: qui i carabinieri della locale stazione hanno denunciato un diciassettenne e due quindicenni. Durante un posto di controllo, i militari hanno notato una vettura che, alla loro vista, ha frenato bruscamente cercando di cambiare senso di marcia. Insospettiti da tale comportamento, gli uomini dell’Arma hanno raggiunto il veicolo e bloccato gli occupanti, sorprendendo il più grande del trio al volante. A seguito di ulteriori accertamenti, è emerso che l’automobile fosse stata rubata il giorno prima a Somma Vesuviana, non lontano da Marigliano. Dopo aver deferito all’autorità giudiziaria i ragazzini e averli, quindi, riaffidati alle rispettive famiglie, i carabinieri hanno provveduto a restituire il veicolo al suo legittimo proprietario.
Due giorni fa, la Croce Rossa di Ercolano aveva denunciato pubblicamente, con un messaggio sulle sue pagine social, il furto dell’auto utilizzata dagli operatori per consegnare cibo e cure, nell’ambito delle cosiddette spese solidali, a coloro che, durante questo periodo emergenziale dovuto al Covid-19, con conseguente incremento della crisi economica, hanno avuto grossi problemi finanziari. Un caso che, fortunatamente, è stato risolto tempestivamente dalle forze dell’ordine. Nella giornata di ieri, infatti, con un nuovo post sulla pagina Facebook, l’associazione aveva così annunciato il ritrovamento della vettura: “Questa mattina – si legge nella nota – è stata ritrovata nei pressi di Torre Annunziata l’auto della Croce Rossa, vittima di un furto nel pomeriggio di ieri. L’auto impiegata per sostenere tutte le attività per l’emergenza Covid-19 è stata ritrovata grazie a un attento lavoro da parte dell’Arma dei carabinieri, che hanno riportato alla Croce Rossa la vettura che gli era stata strappata in un modo ignobile. A loro, da sempre vicini all’organizzazione umanitaria più grande del mondo, va la nostra massima riconoscenza”.