La vittima chiede aiuto ai carabinieri e la sua richiesta non rimane inascoltata quando ieri i militari hanno arrestato per estorsione aggravata dalle finalità e modalità mafiose il 38enne L. T., e il 31enne L.D.L. I due entrambi di Melito di Napoli, sono già noti alle forze dell’ordine e sono ritenuti attigui al clan Amato-Pagano.
Le indagini sono state avviate dai Carabinieri di Castello di Cisterna, ed hanno consentito di appurare che i 2, nei giorni scorsi, avrebbero minacciato un cittadino di Melito. L’uomo, aggiudicatario di un’immobile all’asta, avrebbe dovuto versare la quota estorsiva di 13mila euro pari al 10% del valore dello stabile.
La vittima ha avuto il coraggio di chiedere aiuto ai carabinieri che, creando un servizio ad hoc, si sono presentati in pieno centro all’appuntamento pattuito tra i 3. Il 38enne e il 31enne sono stati bloccati e arrestati subito dopo aver ricevuto dal proprietario dell’appartamento venduto all’asta una busta con del denaro all’interno. Un’azione rapida dei carabinieri che non ha permesso ai 2 tentativi di fuga o reazione. Gli arrestati sono a disposizione dell’autorità giudiziaria nel carcere di Poggioreale.
Oggi, nei nostri territori, c’è più consapevolezza. Nonostante ci sia ancora chi continua a pagare e in certe circostanze a negare l’evidenza, c’è una concreta alternativa oltre la condizione, per tanto tempo ineluttabile, di tacere e pagare le estorsioni. Chi sceglie di non rassegnarsi e non pagare per difendere la propria azienda, il proprio territorio e i propri beni può contare sull’impegno costante di magistratura e forze dell’ordine, oltre che sull’assistenza di tante associazioni antiracket che rappresentano un supporto contro la solitudine, la paura e le incertezze delle vittime di usura ed estorsioni. Chi denuncia il pizzo può farlo in sicurezza, e non è solo.