È stato presentato a Morcone, in provincia di Benevento, L’orto di Iuvenia, nel centro di riabilitazione Iuvenia. È un progetto di ortoterapia a supporto delle attività riabilitative del centro, realizzato in collaborazione con il movimento Donna Impresa di Coldiretti Benevento, il dipartimento di prevenzione Asl di Benevento, Foggia e Potenza, l’ordine dei dottori agronomi e forestali, il Comune di Morcone e la Provincia di Benevento, presente all’inaugurazione con il presidente Antonio Di Maria.
L’ortoterapia, ovvero la cura dell’orto, è una terapia che, con l’intervento di un professionista specializzato, aiuta la riabilitazione dei soggetti aventi problematiche fisiche, cognitive o psicologiche. L’iniziativa è stata coordinata da Elena Iannotti, psicoterapeuta del centro Iuvenia e presidente dell’associazione Nitrì; Livia Ioannotti, agronomo della Coldiretti e esperta in ortoterapia e Vito Bochicchio, direttore del dipartimento di prevenzione Asl di Potenza.
La presenza dell’area verde del centro e la cura di esso è fondamentale nel migliorare la qualità di vita dei piccoli pazienti, per una serie di motivi. Secondo gli esperti, i bambini sviluppano infatti la motricità attraverso le azioni come il seminare, potare e raccogliere i frutti poiché favorisce la coordinazione occhi-mani-braccia, aumenta la forza e la resistenza e il movimento bilaterale. Inoltre, migliora la capacità di apprendimento grazie ad attività legate all’organizzazione dell’orto e allo studio della ciclicità delle stagioni che comporta tempi di raccolta e semine differenti. Non meno importante lo sviluppo della memoria, attraverso il ricordo dei nomi delle piante. Infine, aspetto fondamentale è lo sviluppo dell’autostima legata, ad esempio, al piacere di far crescere una pianta grazie ai propri sforzi oltre al fattore della socializzazione tra i bambini.
Il presidente Antonio Di Maria si è detto molto compiaciuto per l’iniziativa che mette insieme professionalità, soggetti istituzionali e la società civile. Ha inoltre aggiunto come attività del genere aiutino nella lotta contro la desertificazione e lo spopolamento delle aree interne montane, lavorando, in futuro, per far sì che i nuovi progetti abbiano tutti gli strumenti necessari per essere poli attrattori che esaltino le qualità paesaggistiche e naturalistiche del posto.
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