Un gesto di vandalismo gratuito che, nella sua pur lieve entità, racchiude perfettamente tutti i contorni di una problematica, quella della movida incontrollata, che in certe zone di Napoli condiziona profondamente la vita dei suoi abitanti. Il fatto è accaduto lungo la centralissima via Rossini, nel cuore del Vomero. Un ragazzo minorenne, residente nel quartiere di Pianura, è stato pizzicato dai carabinieri della compagnia di zona nell’atto di vandalizzare un muro di un palazzo storico insistente sulla strada.
Il quindicenne, che si trovava in compagnia di un gruppo di amici, è stato sorpreso dagli uomini dell’Arma mentre brandiva un manganello telescopico di metallo, lungo circa una quarantina di centimetri. Alla contestazione dei militari, il ragazzo ha replicato con una frase che suona, per usare un eufemismo, alquanto fuori contesto. Ha infatti affermato: “Il manganello non è mio, me lo ha prestato un amico e lo stavo provando”.
I carabinieri hanno colto sul fatto il quindicenne mentre si trovavano di pattuglia in borghese, nell’ambito di un’operazione di ordinario controllo delle zone calde della movida partenopea. Il giovane, trasportato in caserma, è stato denunciato per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere e riaffidato alla custodia dei genitori, prontamente convocati in sede dagli uomini delle forze dell’ordine.
Una storia sicuramente originale che, però non rappresenta certamente un unicum nel mondo degli avventori dei locali del divertimento notturno i quali, ogni weekend, si riuniscono in determinate zone della città, diventati oramai punto di ritrovo per migliaia di persone. Un fenomeno complesso che ha modificato la fisionomia di queste zone, che sono state interessate da uno sviluppo, spesso incontrollato, di locali e attività commerciali volte alla distribuzione di alcolici e street food. Ciò che ne deriva, per aree come il Vomero, il centro storico o la zona dei cosiddetti baretti di San Pasquale a Chiaia, è un progressivo impoverimento della qualità della dei suoi residenti, costretti spesso ad assistere impotenti, nella migliore delle ipotesi, a continui schiamazzi e, spesso e volentieri, a numerosi atti vandalici e di violenza.