Sono stati colti in fragranza di reato e arrestati dai carabinieri della sezione operativa di Casoria. In manette due estorsori, beccati dalle forze dell’ordine che indagavano su di loro già da tempo. Si tratta di Giuseppe Baratto, 24 anni, di Casavatore, che ha dei precedenti penali, e un 30enne incensurato del luogo.
I due malviventi erano a bordo di un’auto e si sono avvicinati a un cittadino, già contattato giorni prima, per estorcergli del denaro. A quel punto sono intervenuti i carabinieri che erano già sulle loro tracce e ne è nato un inseguimento per le strade di Casoria e Afragola. I due estorsori hanno abbandonato l’auto e si sono separati sperando di farla franca, ma il loro è stato un vano tentativo.
Baratto – che si era nascosto su una terrazza di un appartamento disabitato – è stato raggiunto, bloccato e arrestato. Il complice, invece, è stato bloccato da un carabiniere libero dal servizio, che lo ha inseguito perché aveva notato il suo atteggiamento sospetto, per poi consegnarlo ai militari di Casoria che erano poco distanti.
Gli arrestati, che dovranno rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale, sono stati tradotti nel carcere di Secondigliano. Qualche settimana fa, sempre per estorsione, altri due uomini sono stati arrestati nel Napoletano. I criminali, secondo gli inquirenti, imponevano tassi usurari fino al 720%. A eseguire l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia napoletana, i carabinieri della tenenza di Cercola.
In carcere sono finiti due presunti fiancheggiatori del clan De Luca Bossa, che avrebbero prestato denaro a tassi usurari annuali ai danni di alcuni commercianti. Il denaro veniva estorto minacciando le vittime di morte e avvalendosi della forza intimidatrice del clan. Uno dei due arrestati è stato condotto al carcere di Secondigliano.
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