Stati d’animo contrastanti in casa delle due squadre di calcio campane più rappresentative, Napoli e Benevento. All’indomani dei rispettivi impegni di Serie A, contro Atalanta e Roma, partenopei e sanniti (prossimi avversari in campionato il prossimo 28 febbraio, diretta tv su Sky Sport alle ore 18), si ritrovano in condizioni completamente diverse tra loro. Gli uomini di Gattuso, cadono per la dodicesima volta in stagione, confermando la situazione catastrofica che li affligge da inizio anno. La compagine guidata da Filippo Inzaghi, invece, conquista il terzo pareggio consecutivo, che però, stavolta, vale oro, visto il valore dell’avversario.
Nuovo stop per Osimhen, ma Gattuso recupera Mertens
Quando la sfortuna si accanisce su qualcuno o qualcosa, non c’è niente da poter fare per sfuggirle. L’esempio vivente di tale constatazione, inquietante ma reale, è Victor Osimhen, che nel finale di Atalanta-Napoli di ieri ha messo in apprensione tutti con la corsa in ospedale a causa di un brutto impatto al suolo con la testa, al seguito del quale ha perso conoscenza. Non c’è pace per il giovane attaccante nigeriano, che, con ogni probabilità, salterà il ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League contro il Granada e il prossimo impegno di campionato proprio contro il Benevento. Per una notizia sconfortante, ce n’è (finalmente) una buona per Gattuso: Mertens, altro elemento cardine della rosa, è rientrato dal percorso terapeutico alla caviglia sinistra svolto in Belgio. In questi giorni, verrà programmato il suo rientro in campo dopo una lunghissima assenza (si infortunò il 16 dicembre scorso, nel match contro l’Inter). Non è escluso che possa disputare uno spezzone di gara già giovedì contro gli spagnoli. Mai come in questo momento, l’unica soluzione alla quale il Napoli può aggrapparsi per provare a far ripartire il motore, è il recupero degli infortunati. Intanto, in casa azzurra ci si rifugia nel silenzio stampa.
Benevento tutto cuore contro la Roma, ma per il Napoli perde Glik
Umiltà, lotta e grande spirito di sacrificio per il Benevento di Filippo Inzaghi, che nel posticipo domenicale porta a casa un prezioso 0-0 contro la Roma. È il terzo pareggio consecutivo in campionato per i sanniti, ma, stavolta, il peso specifico del risultato acquisito è ancor più rilevante, visto il valore dell’avversario. La chiave tattica messa in campo dalle ‘Streghe’ è chiara e riesce alla grande: difesa strenua e contropiede. Strategia che provoca sofferenza, ma anche qualche occasione da gol nitida (come la rete di Lapadula, poi annullata per fuorigioco). Un forte brivido, corre lungo la schiena del Benevento nei minuti di recupero finali. Dopo un’intera gara passata a battagliare, infatti, il terzino sinistro Foulon rischia di rovinare tutto, franando sul romanista El Shaarawy in area: l’arbitro non ha esitazioni, è calcio di rigore. A salvare i padroni di casa ci pensa il Var, che invalida l’intera azione per un fuorigioco precedente dell’attaccante capitolino Dzeko. Benevento che, tuttavia, perde un pezzo importante del suo scacchiere in vista del derby campano contro il Napoli, ossia Glik, che salterà la trasferta al Maradona per squalifica (diffidato, ieri è stato ammonito provocando automaticamente la sanzione, come da regolamento).

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