Non è un illecito che ha molto spazio in cronaca, ma i tanti turisti che visitano Napoli potrebbero essere “accalappiati” da tassisti abusivi, pronti ad offrire un servizio a costi bassi e minore sicurezza. La Guardia di finanza ha predisposto una serie di controlli per il contrasto del fenomeno, che in città è più sviluppato di quanto si pensi.
Il Comando provinciale di Napoli delle Fiamme gialle, nel corso di distinti interventi, ha individuato, nei pressi della stazione e del centro storico cittadino, quattro tassisti che esercitavano l’attività abusivamente e con autovetture in pessime condizioni.
In particolare i “baschi verdi” del Gruppo pronto impiego, guidato dal tenente colonnello Diego De Luca, hanno riscontrato che gli stessi si servivano di vecchie e malfunzionanti Fiat Multipla, prive di copertura assicurativa e con revisioni scadute da anni.
In un caso il conducente aveva persino la patente revocata dal 2010, perché sottoposto a una misura di prevenzione amministrativa emessa dal questore. Una situazione che non gli ha impedito di guidare l’autovettura e accompagnare gli ignari clienti.
E le irregolarità non sono finite qui. I tassisti abusivi fermati sono risultati completamente sconosciuti al fisco e segnalati all’Inps, poiché alcuni di loro, o componenti del nucleo familiare, risultano percettori del “Reddito di cittadinanza”.
Gli autoveicoli sono stati sottoposti a sequestro per la successiva confisca, previa contestazione delle sanzioni amministrative previste dal Codice della strada, che variano da un minimo di 2.000 ad un massimo di 7.000 euro.
L’operazione si inserisce nell’ambito del più ampio piano a contrasto dell’abusivismo predisposto dal Comando provinciale di Napoli, volto a contrastare quelle attività e servizi resi irregolarmente e “in nero” che generano concorrenza sleale, evasione fiscale e mettono in pericolo l’incolumità dei cittadini.
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