Una donna incinta di origini rumene e residente a Moschiano, nell’Avellinese, è stata ricoverata in ospedale a Nola per effettuare il parto. Qui però è avvenuta la preoccupante scoperta: la trentaduenne era affetta da Coronavirus. I medici del nosocomio nolano le hanno infatti effettuato il tampone come da prassi, prima del ricovero. Il test ha rivelato la positività della donna al virus del Sars-Cov-2, facendo scattare le misure di prevenzione e di sicurezza epidemiologica. L’ammalata era asintomatica ed era completamente allo scuro di essere stata contagiata. Il parto è comunque avvenuto in piena sicurezza e sia lei che il bambino appena nato godono di ottima salute, tanto da non destare le preoccupazioni dei medici.
La neomamma è stata poi trasportata dall’ospedale di Nola presso l’azienda ospedaliera universitaria “Federico II” di Napoli, dove nelle stanze del Policlinico è stato allestito un Covid center in grado di occuparsi dei casi specifici di parto e di maternità. Qui la donna è stata ricoverata sotto la stretta osservazione dei medici che monitorano le sue condizioni di salute, mentre il neonato è risultato fortunatamente negativo. Nel frattempo sono scattate le misure di quarantena nei confronti di tutte le persone che hanno avuto contatti con la partoriente: in totale sono venti i casi sospetti posti in isolamento e controllati dall’Asl di Avellino, tra questi i parenti della donna e altri cinque nuclei familiari residenti anch’essi nel comune irpino dove la donna risiedeva.
Nel frattempo il sindaco di Moschiano Antonio Bossone Di Lauro ha chiesto la massima allerta in paese, invitando i propri concittadini a seguire in maniera esemplare le regole anti-Covid, avendo premura di indossare le mascherine e i dispositivi di protezione individuale e di rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro, al fine di prevenire ogni possibile contagio nonché l’esplosione di un potenziale focolaio nella piccola cittadina irpina.
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