Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla: Un appuntamento importante, particolarmente sentito nella società di oggi, dove il problema dei disturbi alimentari si fa sentire prepotentemente, soprattutto tra i più giovani. Le malattie del comportamento alimentare (note come DCA o, più recentemente, DNA – disturbi della nutrizione e dell’alimentazione) sono diventate nel tempo una vera e propria emergenza nazionale e sociale.
I disturbi del DCA comprendono tutte quelle malattie psichiatriche che comportano in chi ne è vittima, attraverso la strutturazione di pensieri patologici e ossessivi verso il proprio corpo e verso il cibo, un’alterazione del comportamento alimentare, che diventa disfunzionale alla vita stessa di chi ne è colpito, fino a comportare il rischio concreto di morte, nei casi più gravi.Rientrano all’interno di queste patologie l’anoressia, la bulimia, il binge eating, l’obesità e tutti gli altri disturbi non altrimenti specificati (Ednos).

Se da una parte c’è la totale non assunzione di cibo (anoressia); dall’altra un’assunzione smodata a cui fanno seguito tentativi di liberarsi del cibo appena ingerito. O, ancora, l’obesità, in cui la persona che ne soffre perde completamente il controllo della quantità del cibo che ingerisce. E sono diversi anche i segnali che permettono di riconoscere queste patologie: perdita di peso; abbuffate; perdita del ciclo mestruale. Invece, dal punto di vista psicologico sono: preoccupazione eccessiva per la propria immagine corporea; ritiro sociale; cambiamento nella personalità.
Secondo l’ultimo report in proposito della Fondazione Veronesi (datato 12 dicembre 2022), il numero di persone che soffrono di un qualche tipo di disturbo alimentare si aggirerebbe nel nostro Paese attorno ai 5 milioni, in netto aumento da dopo l’inizio della pandemia da Covid-19. La stragrande maggioranza di esse sarebbe costituita da giovani di massimo 16 anni, con uno sviluppo di tali disturbi che appare sempre più precoce, attorno ai 10 anni. Prevale ancora nettamente, poi, il numero delle ragazze rispetto a quello dei ragazzi, anche se spesso con questi ultimi si fatica molto di più ad accorgersi del problema e ad ammetterlo. Tali dati, però, si basano soltanto sull’esperienza empirica e sulle stime dei centri di ricerca e delle strutture specializzate, non esistendo registri ad hoc diffusi al di fuori di esse. Pertanto il numero di persone che soffre, anche in maniera non gravissima, di disturbi di questo tipo potrebbe essere molto più grande.
Alla base di quella che rischia di diventare una patologia anche molto seria e pericolosa per la salute, potrebbero esserci difficoltà di tipo psicologico. Per questo motivo, è indispensabile individuare il problema e rivolgersi, innanzitutto, al medico di famiglia, così da poter essere indirizzati verso uno specialista.
La Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla è stata promossa per la prima volta nel 2012 dall’associazione “Mi Nutro di Vita”, ricorre il 15 marzo di ogni anno, e parte da un padre, Stefano Tavilla, che ha perso la figlia Giulia, a soli 17 anni, per bulimia. La giornata offre speranza a chi sta ancora lottando, e mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema. In tutta Italia, in occasione di questa giornata, vengono organizzati eventi di vario genere: convegni, presentazioni di libri, banchetti informativi, colorazioni lilla di fontane/monumenti, e molto altro.
